Il rinvio delle partite della 33ª giornata di Serie A, disposto per oggi in seguito alla morte di Papa Francesco ha creato non pochi disagi. Soprattutto per la decisione di fissare il recupero per mercoledì 23 aprile alle 18.30. La nuova data ha provocato diversi problemi non solo ai tifosi in trasferta. Ma anche alle stesse società impegnate lontano da casa. La comunicazione ufficiale è arrivata in mattinata, lasciando poco margine di manovra e costringendo le squadre a cambiare in corsa i propri piani logistici e sportivi. Tra tutte, la più penalizzata sembra essere Fiorentina. Mentre la Lazio si lamenta per la data e l’orario scelto.
Fiorentina bloccata a Cagliari: caos logistico in Serie A
Per la Fiorentina, la giornata si è trasformata in un incubo organizzativo. La squadra stava per decollare da Cagliari quando è stata informata del rinvio disposto dalla Serie A. I giocatori sono stati fatti scendere dall’aereo. E così non sono tornati a Firenze. Così la società ha dovuto organizzare un nuovo ritiro in tempi record. Solo dopo due ore, il club è riuscito a trovare una struttura alberghiera in grado di ospitare i 50 membri della spedizione. Inoltre, il materiale tecnico per l’allenamento è stato spedito d’urgenza dalla Toscana, mentre il Cagliari ha messo a disposizione le proprie strutture per la rifinitura. Una situazione paradossale che ha generato irritazione nel club viola.
Lazio infastidita: protesta formale: “Sovrapposizione inaccettabile”
Anche la Lazio ha vissuto ore di tensione. La squadra di Baroni, dopo aver saputo del rinvio, è rientrata subito a Roma con un volo charter, ma domani dovrà nuovamente fare il viaggio inverso per affrontare il Genoa. Il club ha inviato una lettera di protesta alla Lega, al CONI e alla FIGC, denunciando la mancanza di confronto preventivo e lamentando la coincidenza del recupero con le celebrazioni in omaggio a Sua Santità, evento storico per la città di Roma. Inoltre, la Lazio dovrà tornare in campo già sabato sera contro il Parma, con meno di 72 ore di recupero.
Nel frattempo, anche Udinese, Torino, Genoa, Parma e Juventus hanno dovuto modificare in corsa i propri programmi, ma i disagi maggiori restano quelli vissuti dai viola.