Attacco offensivo al pilota della Ferrari autore di un avvio Mondiale a dir poco deludente: “È davvero pessimo”
Ma che succede a Lewis Hamilton? È vero, la Ferrari attuale non è competitiva con le principali avversarie, in particolare con la McLaren, ma questo non giustifica il rendimento del pilota inglese. Lento e poco coraggioso: che stia pagando la differenza di età con i suoi colleghi? Specie con Leclerc, terzo in Arabia e capace fin qui di mascherare gli enormi problemi che attanagliano la SF-25.

Il monegasco si sta prendendo la scena rispetto a chi, come l’ex Mercedes, gliel’aveva rubata nei mesi scorsi prima del nuovo Mondiale di Formula 1. Diciamo anche giustamente, perché Maranello aveva comunque ingaggiato un sette volte campione del mondo.
Poi però parla la pista, ed è un parlar male del quarantenne di Stevenage già fuori dalla lotta per il titolo e incapace di dare una mano al team per quello Costruttori. Il tempo, anzi i Gran premi per recuperare terreno e punti cominciano man a mano a diminuire, con la monoposto che non dà grossi segnali di crescita.
Flop Hamilton, ma attacco offensivo: “Non sa più cosa sia la destra e la sinistra”
La Ferrari non può dirlo, noi invece sì: senza inventarci nulla e non avendo alcunché contro di lui, tutt’altro, per ora Hamilton è una profonda delusione. Profondissima. Al contempo, però, consideriamo eccessive, se non offensive alcune critiche piovutegli addosso. Sono in zona offensive quelle dell’ex pilota olandese Giedo van der Garden, intervenuto a ViaPlay.

“In Arabia non aveva velocità, davvero zero. A volte era da uno e mezzo a due secondi al giro più lento di Leclerc. Alla fine ha anche chiuso a trenta secondi dal compagno, per questo credo che non sappia più cosa siano la sinistra e la destra, e che abbia davvero un grosso problema. Un problema che non riesce a risolverlo da solo. Il divario è troppo grande e Hamilton non ha fiducia in se stesso.
Van der Garden è amico del papà di Verstappen, Jos, forse questo spiega un po’ tali dichiarazioni: “Hamilton è davvero pessimo. Dal mio punto di vista lui è un pilota che ha comunque bisogno di sentirsi sicuro al volante, ma questa fiducia è completamente scomparsa. Non so se riuscirà a uscirne a breve. Se il tuo compagno di squadra si allontana per trenta secondi e ti batte sempre anche in qualifica, esclusa la Sprint in Cina, questo ti dà alla testa”.






