Le parole di Marcell Jacobs hanno gettato nello sconforto tutti i suoi tifosi: il velocista azzurro lo ha ammesso.
Lo scoop del Fatto Quotidiano di qualche mese fa ha fatto molto discutere. Stando alla ricostruzione del noto giornale, infatti, Giacomo Tortu – fratello di Filippo Tortu – avrebbe pagato una società di investigazioni private per accedere ai dati sensibili di Marcell Jacobs. Nel settembre 2020 Giacomo Tortu – anche lui ex sprinter come il fratello – avrebbe contattato la società Equalize per ottenere una serie di informazioni riguardanti le cartelle mediche e i referti degli esami ematici di Marcell Jacobs.

E non è tutto: il fratello di Filippo Tortu avrebbe anche chiesto a Equalize di avere le telefonate e le chat tra la medaglia d’oro a Tokyo 2020 e il suo staff. Un’operazione che è durata all’incirca un anno e pare sia costata qualcosa come diecimila euro: l’indagine non ha fatto però emergere alcuna pratica illecita di doping.
La procura federale della Federazione Italiana di Atletica Leggera ha acquisito gli atti dell’inchiesta dalla Procura di Milano e ha avviato un fascicolo nei confronti di Giacomo Tortu, tesserato Fidal come dirigente: il fratello di Filippo Tortu è infatti presidente del club Raptors Milano. Il celebre velocista ha subito fatto sapere di essere totalmente estraneo ai fatti: una versione a cui Marcell Jacobs ha detto di credere, confermando questa posizione anche nell’intervista a Belve.
Jacobs, la confessione è spiazzante: “Una bella batosta”
Nello studio di Francesca Fagnani il velocista 30enne ha ribadito di credere alla totale estraneità di Filippo Tortu. “Per come conosco Filippo e per come l’ho vissuto da Tokyo a oggi non potrei mai pensare che fosse a conoscenza di questa cosa“, le parole di Jacobs, che ha sottolineato come la rivalità con Tortu finiva in pista.

“Magari per chi lo gestiva non era solo quello. Magari pensavano che utilizzassi doping“, ha poi aggiunto Marcell Jacobs, che non ha ancora avuto occasione di incontrare Filippo Tortu. Quando viene chiesto alla medaglia d’oro di Tokyo 2020 se Tortu abbia licenziato il fratello, la sua risposta è chiara: “Non penso, è il fratello… Io l’avrei fatto“.
Ma cosa penserebbe Jacobs se dalle indagini dovesse emergere un coinvolgimento di Filippo Tortu in questa vicenda? “Sarebbe una bella batosta – le sue parole a Belve – personale e per tutta la squadra della staffetta perché ci sentiamo come dei fratelli“.






