Il Foro Italico ha riabbracciato finalmente Jannik Sinner. Dopo oltre tre mesi di assenza forzata, il numero uno del mondo è tornato in scena nel torneo più simbolico del calendario italiano: gli Internazionali BNL d’Italia.
A Sinner è toccato Mariano Navone per il suo debutto a Roma, avversario ostico ma alla portata del campione azzurro nei trentaduesimi di finale. Sinner ha attraversato un periodo complesso, in cui si è concentrato soprattutto sulla preparazione fisica nella prima fase dello stop, per poi riprendere con costanza anche l’allenamento tecnico.

Il suo ritorno è accompagnato da un clima di curiosità e attesa, alimentato dalla lunga assenza dal circuito e dall’incertezza su quanto tempo gli servirà per ritrovare il miglior ritmo partita. In conferenza stampa, il 23enne di San Candido è apparso sereno, ma cauto. Ha evitato proclami, ribadendo più volte che non si aspetta nulla di eccezionale da questo torneo e che l’obiettivo primario sarà ritrovare progressivamente il proprio tennis. Una dichiarazione di umiltà e realismo, che però non ha convinto tutti.
Rientro Sinner, Mevdevev non si fida
A non fidarsi troppo delle parole prudenti di Jannik Sinner però, è stato uno dei rivali più accreditati degli ultimi anni, l’ex numero uno del mondo Daniil Medvedev. Il tennista russo, che a Roma cerca conferme dopo una stagione altalenante, ha commentato con attenzione le dichiarazioni dell’italiano, offrendo una chiave di lettura decisamente diversa. Molti pensano che Jannik farà fatica nei primi match qui a Roma perché è stato fermo per tre mesi, ma io non ne sono così sicuro – ha affermato Medvedev in conferenza stampa. “Il suo livello è stato così alto nell’ultimo anno che è riuscito a ottenere grandi risultati anche quando non era al massimo. Non ha bisogno di giocare il suo miglior tennis per vincere”.

Il russo ha ricordato la straordinaria continuità messa in mostra da Sinner nel corso dell’ultima stagione e mezza, sottolineando come questa possa renderlo subito competitivo anche al rientro: “Ha dimostrato di poter competere e vincere anche senza essere al 100%, e per questo sono abbastanza certo che farà bene anche qui a Roma. Sarà interessante vedere come se la caverà”. Un attestato di stima – nonostante qualche frecciata in passato per il caso Clostebol – ma anche un campanello d’allarme per gli altri avversari in tabellone. Perché se è vero che Sinner ha invitato alla calma, è altrettanto vero che il suo tennis, potente, preciso e feroce, non aspetta troppo a lungo prima di riemergere.