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Juventus, con l’Udinese la prima della due finali Champions

La Juve ha gli occhi sul presente – che oggi dice Udinese e Venezia in rapida successione – ma cammina già a passo svelto verso il futuro. La qualificazione in Champions League, come è normale che sia, catalizza la concentrazione bianconera: obiettivo minimo da raggiungere, ma non essenziale per la conferma di Cristiano Giuntoli e del progetto tecnico. Deludente, se si guarda la stagione in chiusura, ma contenente elementi positivi da cui ripartire con ottimismo. Le parole di Scanavino nelle ultime ore hanno definito in maniera chiara, senza dubbi interpretativi, su che basi poggerà il futuro della Juve. Il progetto non cambia guida, sarà sempre Giuntoli a guidare le mosse bianconere soprattutto sul mercato, dove si attendono almeno 2-3 rinforzi per puntellare una rosa che quest’anno ha rivelato alcune imperfezioni strutturali risultate spesso evidenti. Insomma, la strada rimane quella tracciata da tempo, slegata dai risultati sportivi, che comunque – in termini di massimo piazzamento europeo – contribuirebbero a rafforzare la decisione del club.

Juventus
Igor Tudor, allenatore Juventus

 

Tanti assenti

Intanto, come detto, il presente bussa forte alla porta. Perché domenica c’è l’Udinese e Tudor come sempre deve fare i conti con le solite, tante defezioni. Kalulu, Savona e Thuram saranno out per squalifica, ma all’Allianz potrebbe rivedersi Koopmeiners. Decisivi, in tal senso, i testi atletici dei prossimi giorni.

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