La stagione 2025 della Ferrari continua a complicarsi, con ogni Gran Premio che diventa un nuovo capitolo di delusione per la scuderia di Maranello.
Il recente appuntamento di Miami non ha fatto eccezione: ancora una volta le SF-25 non sono riuscite a incidere davvero sulla classifica, relegando Charles Leclerc e Lewis Hamilton a piazzamenti marginali, ben lontani dalle ambizioni dichiarate a inizio anno. L’impressione che si respira nel paddock è quella di una scuderia ancora alla ricerca della propria identità tecnica e strategica. La distanza dalle McLaren, dominatrici del campionato, continua ad aumentare, mentre anche la Red Bull, pur con una stagione in chiaroscuro, sembra mantenere un margine competitivo superiore.
A deludere è soprattutto il rendimento degli uomini in rosso nel corso dei GP decisivi. In Florida, la gara dei due piloti si è trasformata presto in un esercizio di gestione senza guizzi. Se Hamilton ha faticato a trarre beneficio dalle sue gomme medie nuove, Leclerc si è trovato coinvolto in un lento declino strategico che ha annullato qualsiasi chance di recupero utile. L’amarezza cresce anche per il mancato sfruttamento delle situazioni più vantaggiose, un difetto che rischia di compromettere definitivamente l’intera annata. Un episodio emblematico è stato proprio quello del team radio tra Hamilton e il muretto: Prendetevi pure un tè mentre decidete – seguito poco dopo da – Devo far passare anche Sainz?. Un lampo di frustrazione che ha fatto il giro del mondo.
Crisi Ferrari, Montoya non le manda a dire
A commentare quanto accaduto è stato Juan Pablo Montoya, che in un’intervista a Spin Genie ha criticato duramente la gestione del muretto Ferrari durante il GP di Miami:”Hamilton voleva semplicemente che la squadra lo ascoltasse, che facesse la cosa più logica.” L’ex pilota colombiano ha sottolineato come il ritardo nel permettere il sorpasso su Leclerc abbia compromesso le possibilità del britannico. “Non si può mettere Hamilton su gomme più morbide e tenerlo dietro a Leclerc, è una dinamica che ha distrutto le gomme di Lewis. Quando l’hanno fatto passare non c’era più nulla da spremere.”
Crisi Ferrari, Montoya non le manda a dire – Sportitalia.it (screen Youtube)
Per Montoya, il punto centrale non è stabilire una gerarchia, ma agire rapidamente in base alla strategia più redditizia: “Leclerc e Hamilton avrebbero dovuto scambiarsi la posizione subito. Non si tratta di stabilire se e a quale pilota dare la priorità, ma di prendere la decisione giusta per massimizzare i punti.” L’analisi poi si allargata al modo di pensare del team: “La Ferrari è troppo preoccupata di prendere la decisione ‘giusta/equa’, tanto da ostacolare le prestazioni della squadra.” Un approccio che per Montoya richiama gli errori commessi dalla McLaren lo scorso anno, quando la mancanza di cinismo nelle decisioni avrebbe potuto portare addirittura un titolo. Per la Ferrari, il rischio è il medesimo: restare prigioniera della cautela, rinunciando alle vittorie prima ancora di scendere in pista.