Guai grossi per Max Verstappen, la penalità di dieci secondi era solo l’inizio.
Il Gran Premio di Spagna si è concluso e con esso, anche le speranze di Max Verstappen che il suo gesto passasse inosservato alla FIA, evitando quindi una qualsiasi delle misure che vengono prese in questi casi. Ma per chi non avesse assistito alla gara leggendo magari solo la classifica, che cosa è successo? Ricostruiamo subito il caso.

In un GP di Spagna che ha visto Ferrari in netta ripresa con Charles Leclerc capace di agguantare un terzo posto convincente e McLaren ancora al dominio con la coppia Piastri-Norris che si divide ancora una volta le prime due posizioni, la gara di Verstappen è stata invece nervosa e caratterizzata da un episodio che gli è costato davvero molto.
Il pilota olandese ha al sessantaquattresimo giro compiuto un gesto giudicato molto pericoloso e sanzionato duramente dai commissari di gara: dopo aver ricevuto l’istruzione di far passare il collega della Mercedes ossia George Russel, Max ha chiaramente rallentato riprendendo però velocità subito dopo, urtando la gomma della vettura del britannico.
Conseguenze gravissime per il gesto
Anche durante la gara, Red Bull aveva già capito che questo gesto non sarebbe stato perdonato dalla direzione di gara che infatti, ha preso subito provvedimenti: ecco arrivare una pesante penalità di dieci secondi che ha scalzato Max dal quarto al decimo posto. Una batosta durissima per il pilota ma anche per il team di Christian Horner che perde così preziosi punti in griglia.

Ancora più preoccupante però è la decisine di togliere tre punti alla SuperLicenza FIA del campione olandese, il documento che una volta riempito con 40 punti consente di gareggiare in un qualsiasi gran premio della massima competizione. Accumulare 12 punti di penalità sulla SuperLicenza significa essere sospesi da una gara.
Il problema è che non è la prima volta che Max incappa in un provvedimento simile ed ora, gli rimane un singolo punto sul documento, il che significa che al minimo errore, per il pluricampione del mondo scatterà una squalifica per un GP. L’ultimo pilota a ricevere una simile sanzione è stato Kevin Magnussen in McLaren nel 2014 durante la sua stagione d’esordio.