Matteo Berrettini vive ora di grande sconforto e riflessione: per lui il tennis potrebbe diventare il passato
L’11 luglio 2021 è stato l’apice della sua carriera, il 30 giugno 2025 potrebbe esserne la fine. L’erba di Wimbledon è il palcoscenico che ha scelto Matteo Berrettini per sorprendere il mondo. Lo ha fatto quattro anni fa, arrivando lì dove sembrava dovesse restare a lungo: al vertice del tennis.

Lo slam sfiorato, arrendendosi soltanto alla classe di Djokovic, sembrava potesse essere l’inizio di una nuova era per il tennis italiano. Lo è stata, ma lui non è stato protagonista assoluto. Colpa di quel fisico che lo ha costretto a fermarsi: troppo forti anche per lui i colpi che martellava con la racchetta, tanto che gli addominali hanno ceduto, diventando il suo tallone d’Achille.
Un tallone d’Achille che lo ha portato a piangere a Roma, davanti al suo pubblico: doveva essere una festa, potrebbe essere stato l’inizio della fine. La pausa forzata ha lasciato che i dubbi entrassero nella testa di Berrettini, si insinuassero in profondità, minassero la sua voglia di continuare a ‘martellare’. Ci ha provato a Wimbledon, senza però riuscirci: fuori al primo turno in cinque set contro il polacco Majchrzak e i dubbi sono usciti fuori come una tempesta.
Berrettini pensa al ritiro: cosa può succedere
Una tempesta è quella che ha scatenato Matteo Berrettini sul mondo del tennis con le sue parole dopo la precoce eliminazione da Wimbledon.

Fuori dal torneo più amato, forse fuori anche dal circuito. Lo dice con la faccia che non lascia presagire nulla di buono: c’è davvero lo spettro dell’addio nelle parole di Berrettini. Lo spiega senza nascondere nulla: “Dopo Roma ho passato settimane difficili – le sue dichiarazioni- , ho avuto tanti momenti di down in cui dovevo scegliere se provarci o non provarci“.
Ci ha provato e forse ha capito che qualcosa si è rotto: “Sono stanco di rincorrere sempre qualcosa – ha continuato nel post partita Berrettini – . Per questo ho bisogno di prendermi giorni per pensare, per decidere cosa fare del futuro perché stare in campo così non è quello che voglio“. Chiede tempo Matteo, si prende tempo. “Tempo per riflettere e capire cosa fare“, lasciando i suoi tifosi con il fiato sospeso in attesa della decisione. Che sia la più giusta, per lui, il suo fisico e la sua testa, più che per chi lo ha seguito in questi anni.






