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Alonso si è stancato, annuncio sconvolgente: “Mi fermo”

Fernando Alonso torna a punti per la quarta gara di fila, ma a Silverstone arriva l’annuncio che mostra tutta la stanchezza del campione.

C’è chi guarda solo la classifica, chi si accontenta dei numeri e dei piazzamenti, e poi c’è Fernando Alonso. Lui non è mai stato uno che si accontenta, nemmeno adesso che ha superato i quarant’anni e corre con una scuderia che, pur in crescita, fatica ancora a giocarsela con i top team.

Alonso polemico al gran premio
Alonso polemico dopo l’ultimo gran premio, il pilota è stanco (Foto IG @fernandoalo_oficial – sportitalia.it)

Infatti, anche quando porta a casa un risultato positivo come quello di Silverstone, con un nono posto che conferma i piccoli ma significativi passi avanti della Aston Martin, riesce comunque a trovare un motivo per far tremare i muri del box.

Alonso con la sua dichiarazione spiazza tutti

Per il quarto weekend consecutivo è zona punti, e questo va detto. La macchina è migliorata, gli aggiornamenti portati a inizio fase europea stanno dando qualche frutto, e la costanza è tornata a essere un’arma. Anche il compagno di squadra, Lance Stroll, ha chiuso con un buon settimo posto. Però, nonostante tutto, il clima interno alla squadra sembra tutt’altro che sereno.

Durante la gara, Alonso ha mostrato più di un segnale di insofferenza. Polemiche, comunicazioni radio al vetriolo, e poi quella frase pronunciata ai microfoni di DAZN Spagna che ha lasciato tutti a bocca aperta. “Mi fermerò quando Lance si fermerà, perché normalmente in queste situazioni il suo gruppo di ingegneri in macchina è molto più preciso”. Una stoccata vera, tagliente, che sa tanto di resa dei conti. Perché detta da un due volte campione del mondo, con un curriculum che parla da solo, una frase così non è casuale. È un messaggio.

Alonso ancora a punti
Secondo ALonso le strateia sbagliate lo penalizzano, il campione è stufo (Foto IG @fernandoalo_oficial – sportitalia.it)

Il riferimento è chiaro: secondo Alonso, la strategia impostata dal muretto non è stata all’altezza. E a pagare, ancora una volta, sarebbe stato lui. Non è la prima volta che il pilota asturiano si lamenta di decisioni prese senza ascoltarlo o senza tener conto delle sue indicazioni. Ma stavolta il tono è cambiato, c’è un fastidio che va oltre la singola gara. E quel “mi fermerò quando si fermerà Lance” sembra quasi una resa sarcastica, come se volesse dire: fate come volete, io mi adatto. Un modo per dire che il trattamento tra lui e il figlio del proprietario non è poi così bilanciato.

L’insofferenza è palpabile, e quando un campione del suo calibro inizia a mettere in discussione la gestione del team in pubblico, vuol dire che il vaso è già pieno. Non è solo questione di posizioni in classifica o di pit stop sbagliati. È una questione di rispetto, di ambizione, di fiducia. E se questi elementi iniziano a mancare, allora il rischio di rottura è dietro l’angolo.

La Aston Martin, dal canto suo, continua a lavorare per migliorare la vettura. Ma se non riuscirà anche a ricucire il rapporto interno, la stagione rischia di trasformarsi in una lenta, logorante agonia. E Alonso, uno che ha già vissuto troppi progetti a metà, non è certo il tipo che resta a guardare.

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