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Terrore al Toure de France, irrompe la polizia: panico in gruppo

Attimi di paura al Tour de France 2025: durante la quarta tappa la polizia fa irruzione. Il pubblico incredulo.

Il Tour de France è molto più di una corsa ciclistica. È un appuntamento con la storia, un rituale sportivo che ogni anno cattura l’attenzione del mondo intero. Infatti, non si tratta solo di chilometri macinati o di maglie gialle da inseguire.

Tour De France Pogacar
Pogacar conquista la sua centesima vittoria (Foto IG @tadejpogacar – sportitalia.it)

La Grande Boucle è il simbolo stesso della resistenza, del talento e del sacrificio. Edizione dopo edizione, continua ad affascinare milioni di appassionati con la sua miscela di fatica estrema e imprese epiche. E quest’anno, a rendere tutto ancora più carico di aspettative, c’è un parterre di campioni semplicemente impressionante.

Irruzione armata al Tour de France

Tadej Pogacar, per cominciare, è arrivato a questo Tour dopo aver già festeggiato qualcosa che pochi nella storia del ciclismo hanno potuto permettersi: la centesima vittoria in carriera. Un traguardo che, a soli 26 anni, lo colloca già tra i grandi di tutti i tempi. E poi c’è Jonas Vingegaard, il rivale perfetto, l’uomo capace di mettergli pressione metro dopo metro, salita dopo salita. Il duello tra loro due è, senza ombra di dubbio, uno dei fili conduttori di questa edizione. Tutti aspettano lo scontro diretto sulle Alpi o sui Pirenei, ma intanto il Tour corre. E, purtroppo, non solo sulle due ruote.

Tour de France attimi di terrore
Al Tour interviene la polizia per bloccare un uomo che minaccia la folla (Foto IG @tadejpogacar – sportitalia.it)

Durante la quarta tappa, con arrivo a Rouen, si è vissuto un momento di autentico terrore. Mentre la corsa procedeva secondo i piani, con i tifosi assiepati lungo il tracciato per godersi lo spettacolo, qualcosa ha improvvisamente spezzato la normalità. Un uomo, armato di coltello, ha minacciato il pubblico presente. Nessuno inizialmente capiva cosa stesse succedendo, poi le urla, il fuggi fuggi generale, l’intervento immediato delle forze dell’ordine.

Il bilancio, fortunatamente, non è drammatico come avrebbe potuto essere. Un agente è rimasto ferito nel tentativo di bloccare l’aggressore, che è stato arrestato poco dopo. Ma quello che ha fatto davvero gelare il sangue è l’identità dell’uomo: si trattava di un individuo ricercato, fuggito da una struttura psichiatrica. Era riuscito a mescolarsi tra la folla, approfittando della confusione tipica di un evento del genere, e poi ha agito.

Una vicenda che, chiaramente, ha scosso tutti. Atleti, tifosi, organizzatori. Anche perché il Tour, per quanto enorme e blindato, resta un evento di massa, dove il contatto diretto tra pubblico e corridori è parte stessa dell’esperienza. Un episodio simile cambia la percezione della sicurezza, lascia domande aperte e una tensione difficile da smaltire.

Nonostante tutto, la corsa è andata avanti. Come sempre, come da tradizione. Ma è evidente che qualcosa è cambiato, almeno per ora. Perché il Tour de France, simbolo di gioia e sport, è stato toccato da una paura reale. E non basterà una volata o una maglia gialla per dimenticarlo così in fretta.

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