Per Matteo Berrettini calvario infinito. Oggi lascia i tifosi con il fiato sospeso: la decisione che tutti temevano è ora realtà.
Per chi segue Matteo Berrettini con affetto, ogni sua apparizione in campo è diventata quasi un piccolo sollievo. Perché ormai, purtroppo, più che per i colpi vincenti o i successi nei tornei, il suo nome è spesso legato a infortuni, ricadute, rinunce.

E nonostante la voglia e la dedizione non gli siano mai mancate, il fisico continua a frenare quella che, fino a qualche stagione fa, sembrava una corsa inarrestabile verso l’élite del tennis mondiale.
L’annuncio di Berrettini sconvolge i tifosi
Berrettini è stato il primo italiano a giocare una finale a Wimbledon nell’era Open, ha vinto titoli, trascinato l’Italia in Coppa Davis, fatto sognare un’intera generazione. Però negli ultimi due anni ha vissuto più momenti in infermeria che sul campo.
E proprio quando sembrava poter rialzare la testa, dopo un Wimbledon affrontato con fatica ma con dignità, ecco che arriva una nuova doccia fredda. Il tennista romano ha deciso di rinunciare al torneo di Gstaad, in Svizzera, quello stesso torneo che aveva vinto nella passata stagione sulla terra rossa. Una scelta che ha fatto subito il giro tra gli appassionati e che, inevitabilmente, ha riacceso il clima di preoccupazione. Perché, va detto chiaramente, in questo momento ogni sua assenza fa rumore. E ogni decisione presa senza spiegazioni lascia spazio ai timori.

Infatti, al momento, Berrettini non ha fornito alcuna motivazione ufficiale per la rinuncia. Nessun comunicato, nessun messaggio social. Un silenzio che pesa. Anche perché, va ricordato, lui non è mai stato un tennista distante o freddo con i suoi tifosi. Anzi, negli anni si è costruito un rapporto forte e diretto con il pubblico, fatto di condivisioni, aggiornamenti, emozioni vissute quasi in tempo reale. E invece ora, proprio come era successo prima di Wimbledon, ha scelto di chiudersi in se stesso, lontano dai riflettori e dai commenti.
Senza ombra di dubbio, questa sua assenza al torneo svizzero — dove avrebbe dovuto difendere punti importanti — rischia di pesare anche sul piano del ranking. Però è evidente che la classifica, in questo momento, sia l’ultimo dei pensieri. Berrettini ha bisogno di ritrovarsi, prima fisicamente e poi mentalmente. E questo passaggio forzato a vuoto, per quanto doloroso, sembra il segnale che qualcosa non sta ancora funzionando come dovrebbe.
Però il vero problema è che non sapere cosa stia succedendo genera solo maggiore incertezza. I tifosi, da parte loro, continuano a sostenerlo, ma non possono nascondere la preoccupazione. Perché, alla fine, tutti sperano che Berrettini possa tornare ad essere quel tennista potente, solido e combattivo che abbiamo imparato ad amare. Ma ogni rinuncia non motivata diventa una crepa nella speranza. E il tempo, purtroppo, comincia a diventare un fattore.
Ora non resta che aspettare. Magari proprio dal silenzio arriverà, tra qualche giorno, la spiegazione che tutti cercano. Oppure sarà ancora una volta il campo, quando tornerà a calpestarlo, a parlare per lui. Fino ad allora, però, resta l’incertezza. E quella, per un tifoso, è sempre la parte più difficile da sopportare.






