
Dal palco del Giffoni Film Festival, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha acceso i riflettori sul futuro del suo Napoli, tra ambiziosi progetti e dure critiche al sistema calcistico italiano. In un intervento che ha unito entusiasmo e denuncia, il patron azzurro ha rilanciato la visione per il Napoli di Antonio Conte, reduce da una campagna acquisti di altissimo profilo con Kevin De Bruyne e Noa Lang già in azzurro e gli arrivi imminenti di Beukema e Lorenzo Lucca.
Le parole di De Laurentiis sul Napoli
“Saremo competitivi ai massimi livelli“, ha esordito De Laurentiis, promettendo un Napoli protagonista. Ma l’entusiasmo per il progetto sportivo si è subito intrecciato con un attacco frontale all’intero sistema calcistico italiano: “Il problema del Napoli è che siamo immersi in un sistema fallimentare. Dobbiamo prendere decisioni, altrimenti tra due, tre anni il calcio scompare. Rischiamo di usurare la salute dei nostri calciatori, dobbiamo intervenire altrimenti il movimento fallisce. Diventa un mantenimento di poltrone ad oltranza“.
Le critiche al calcio italiano
Un j’accuse che punta dritto alle istituzioni e all’immobilismo del settore: “Bisogna muovere il c…, fare cambiamenti“, ha detto senza giri di parole. “Negli Stati Uniti, il basket stava perdendo soldi una decina di anni fa: le squadre hanno deciso di sospendere il campionato per sei mesi e hanno fatto i cambiamenti. Qui invece restiamo fermi“.
Il presidente azzurro ha definito “fallimentare” la Serie B e ha criticato duramente la mancata riforma della Serie A: “Non riesce a ridursi, i costi sono arrivati alle stelle, anche per le squadre femminili. Chi sta dietro al calcio, istituzionalmente parlando, sembra quasi che faccia la guerra al calcio, pur di non farlo progredire e crescere“.
De Laurentiis non ha risparmiato nemmeno la politica: “I politici credono che noi siamo miliardari, quando il 90% dei club è pieno di debiti“.
E sul sogno della Champions League, frena gli entusiasmi: “Non dipende da me“, ha tagliato corto, lasciando intendere che l’impresa continentale passa da molti fattori, anche esterni alla volontà societaria.
Infine, l’annuncio tanto atteso: “Il nuovo stadio sarà pronto in tre anni“, ha promesso De Laurentiis, facendo intravedere una nuova era per il Napoli, non solo sul campo ma anche nelle infrastrutture.






