Jannik Sinner è diventato il simbolo di un’Italia sportiva che non si pone più limiti, tutti parlano di lui, anche Marcell Jacobs.
Il tennis italiano non era mai arrivato così in alto, ma si sa che quando qualcuno tocca la vetta, la prima reazione di molti non è solo l’applauso. Piovono complimenti, certo, ma anche aspettative, giudizi e critiche, come se la normalità fosse restare sempre un passo indietro.

Jannik Sinner, dopo la storica vittoria a Wimbledon e la conferma del suo status di numero uno al mondo, è diventato il baricentro di ogni discussione sportiva. Tutti lo osservano, lo commentano, qualcuno prova a sminuirlo, altri a incensarlo senza misura.
Jannik Sinner: limite superato per Jacobs
La verità, però, è che sta segnando una svolta. E a riconoscerlo, in queste ore, è stato anche chi sa bene cosa significa fare la storia. Marcell Jacobs, oro olimpico nei 100 metri a Tokyo, è tornato a parlare in un momento non semplice per lui. Lo ha fatto dalle colonne di Repubblica, dove ha scelto proprio Sinner come simbolo della nuova mentalità che attraversa lo sport italiano.
E non è un caso. Perché Jacobs, che ha conosciuto la gloria e anche le difficoltà del post, sa bene quanto sia dura restare in alto quando tutti ti guardano e si aspettano sempre di più. Proprio per questo, le sue parole su Jannik vanno oltre il semplice complimento.

“Ormai è evidente che in Italia nello sport non ci si pongono più limiti: lavoriamo bene a livello mentale per raggiungere certi traguardi, resistendo anche quando gli altri non credono nelle tue possibilità e quando le cose vanno male.” Una frase che racconta molto più di quello che sembra. Perché in fondo il successo di Sinner non è solo suo, è anche il riflesso di un cambiamento più ampio. È il segnale che anche nel nostro Paese si può arrivare al top senza dover cercare scuse, senza abbandonare tutto alla prima difficoltà.
Infatti, ciò che colpisce di più nel percorso dell’altoatesino è la tenuta mentale. La capacità di restare sé stesso anche quando tutto intorno cambia. E ora che è diventato numero uno al mondo, il rumore si è fatto ancora più forte. Però lui continua per la sua strada, con calma e determinazione. Lo stesso atteggiamento che Jacobs rivendica come parte di una nuova generazione di atleti italiani. Quelli che non si accontentano, che non si piegano al primo ostacolo, che rispondono sul campo, con i risultati.
Senza ombra di dubbio, Jannik Sinner è molto più di un campione di tennis. È diventato un modello, una figura di riferimento, anche per chi, come Jacobs, ha già toccato l’apice del mondo. E questo, forse, è il riconoscimento più importante.






