
Allo Stirpe si è disputato il 3° Memorial Sandro Criscitiello tra Lazio e Avellino, risolta soltanto nei minuti finali. La squadra di Maurizio Sarri ha faticato per trovare la via del gol contro un Avellino organizzato e attento in difesa, ma alla fine è riuscita a spuntarla grazie a un rigore trasformato da Guendouzi al 90’+2’.
Primo tempo a reti inviolate
La prima frazione si è chiusa sullo 0-0, con la Lazio più intraprendente ma poco precisa sotto porta. Zaccagni si è reso pericoloso in avvio (9’ e 10’), mentre Castellanos ha visto annullarsi un gol al 25’ per un fallo sul portiere. L’Avellino ha risposto con qualche iniziativa di Favilli e Russo, ma senza mai impensierire realmente Mandas.
Secondo tempo, ritmi più alti ma punteggio fermo
Dopo l’intervallo, Sarri ha rivoluzionato l’undici iniziale lasciando in campo solo Vecino, Castellanos e Pedro. La Lazio ha aumentato la pressione: Vecino ha sfiorato il gol su corner al 52’, mentre al 59’ Provedel si è superato con una doppia parata su punizione di Palumbo e sulla ribattuta.
Nel finale, i cambi hanno aumentato il dinamismo. Noslin, appena entrato, ha conquistato un rigore al 90’+1’, steso in area avversaria. Dal dischetto, Guendouzi si è presentato con freddezza e ha spiazzato Iannarilli al 90’+2’, regalando alla Lazio una vittoria sofferta ma meritata.
Conclusione
Una gara utile per testare i nuovi equilibri tattici di Sarri, con buone indicazioni da parte di giovani e subentrati. L’Avellino esce comunque a testa alta, avendo tenuto testa a una formazione di categoria superiore per oltre 90 minuti.






