I fan di Jury Chechi stanno trattenendo il respiro dopo il gravissimo incidente: lo sconforto è davvero grande.
Tra i più grandi atleti italiani di sempre non può mancare Jury Chechi, medaglia d’oro negli anelli alle Olimpiadi di Atlanta 1996, bronzo ad Atene 2004 e vincitore di molte altre medaglie tra Mondiali, Europei, Universiadi e Giochi del Mediterraneo. Una carriera straordinaria, costellata di successi che lo hanno fatto diventare una vera e propria icona.

Jury Chechi, oggi 55enne, ha preso parte a diversi programmi televisivi dopo il ritiro. Recentemente lo abbiamo visto anche come concorrente nella 12esima edizione di Pechino Express, in coppia con Antonio Rossi: la vittoria è andata proprio ai campioni azzurri. L’atleta pratese ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport dove si è però soffermato su un grave incidente che lo ha molto turbato.
Chechi ha infatti parlato di quanto accaduto a Lorenzo Bonicelli, il ginnasta azzurro che durante le Universiadi di Essen è caduto durante l’esercizio agli anelli riportando una frattura e lo spostamento di una vertebra cervicale: “La compressione del midollo spinale ha provocato un edema – ha detto suo papà Simone – Bisognerà aspettare che l’edema e le infiammazioni si riassorbano prima di risvegliarlo lentamente dal coma. Fino ad allora non si saprà nulla“.
Dramma Jury Chechi: sconforto totale per l’incidente
Nell’intervista alla Gazzetta la medaglia d’oro a Atlanta 1996 ha sottolineato la difficoltà di quel tipo di uscita agli anelli: “Se l’ha presentata è perché si sentiva assolutamente sicuro dopo averla provata centinaia di volte. Sono fatalità che non dovrebbero accadere, ma purtroppo…“.

Quando viene chiesto all’atleta toscano se si sta cercando di rendere questo sport sempre più spettacolare ed estremo la risposta è molto chiara: “Sì, penso che sia così, questa scelta di voler dare così tanta importanza alle uscite non è giusta – le parole di Chechi alla ‘Rosea’ – È chiaro che questi ragazzi cercano di aumentare molto la difficoltà, mettendo anche a rischio la realizzazione dell’uscita stessa, però è una richiesta che arriva dal codice internazionale e quindi i ginnasti si adeguano“.
Una quarantina d’anni fa era accaduto qualcosa di simile a un altro atleta italiano: Jury Chechi ricorda molto bene quell’episodio. “Da mercoledì purtroppo vivo un momento di disagio e di sconforto – ha aggiunto il campione – perché ricordo bene la storia di Federico Chiarugi, tutto quello che è accaduto nel 1986. Mi auguro fortemente che quella di Lorenzo sia una storia molto diversa e che lui possa tornare a fare quello che ama di più“.






