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Darderi-Sinner, lo scontro è clamoroso: fa infuriare l’Italia intera

Mentre Darderi è finora l’italiano più vincente del 2025, Sinner si gode i due slam messi in bacheca in vista degli US Open. Tra i due però si è acceso un duro scontro

In un 2025 dominato dai colori azzurri, Luciano Darderi e Jannik Sinner rappresentano le due facce più brillanti – e divergenti – del successo italiano nel tennis mondiale. Il primo, esploso tra la terra battuta e le emozioni sudamericane, ha già messo in bacheca tre titoli ATP, unico italiano a riuscirci finora in questa stagione. Il secondo, fuoriclasse indiscusso e numero uno del ranking, ha firmato un’annata che sarebbe già leggenda per chiunque: due Slam su quattro (Australian Open e Wimbledon) e una finale epica persa al Roland Garros contro Alcaraz. Numeri alla mano, il 2025 sorride ad entrambi, ma ciò che più colpisce è la distanza stilistica, emotiva, tecnica e perfino espressiva tra i due. Sinner è il volto freddo, preciso e programmato dell’eccellenza moderna, un ragazzo cresciuto nella disciplina del professionismo più metodico, sempre misurato nelle dichiarazioni e rigoroso nella costruzione del proprio gioco.

Jannik Sinner
Darderi-Sinner, lo scontro è clamoroso: fa infuriare l’Italia intera – Sportitalia.it (screen Youtube)

Darderi, invece, è il cuore che batte forte, la garra argentina in salsa napoletana, con un gioco acceso, un linguaggio del corpo irruente, e una narrazione di vita più aspra, segnata da sacrifici familiari, emigrazione, e un talento che ha imparato a disciplinarsi strada facendo. Eppure, tra loro non c’è rivalità, solo reciproca stima. Darderi lo ha detto chiaramente in un’intervista recente: “Abbiamo un ottimo rapporto. Cosa gli ruberei? Nulla. Siamo diversi ed entrambi abbiamo il nostro percorso di crescita”. Parole che riassumono bene il dualismo tra due personalità lontane ma complementari, due vie parallele che oggi rendono l’Italia una delle realtà più dinamiche del circuito ATP.

Due cuori azzurri, due fedi calcistiche opposte

Il loro confronto, però, si arricchisce anche di un curioso dettaglio extra-campo. Luciano Darderi è un grande tifoso del Napoli, e non lo nasconde affatto: “Per forza, Diego unisce tutto. Napoli è casa”. L’amore per Maradona è inciso persino nel suo modo di stare in campo, combattivo e imprevedibile, mentre sul braccio porta il tatuaggio della nonna Elisa, che ha sacrificato tutto per aiutarlo a diventare un professionista. Jannik Sinner, invece, è dichiaratamente tifoso del Milan, una passione più discreta, ma comunque presente. Ed è curioso pensare come anche da questo punto di vista, i due sembrino andare in direzioni opposte: Napoli e Milan, due città, due stili di gioco, due mondi diversi.

Luciano Darderi
Due cuori azzurri, due fedi calcistiche opposte – Sportitalia.it (screen Youtube)

Eppure, quando scendono in campo, la maglia è sempre azzurra, e il tennis italiano può solo sorridere. Darderi ha una caviglia da recuperare e una top 20 da inseguire. Sinner, anche lui alle prese con il suo gomito, punta alla chiusura da numero 1 e al terzo Slam stagionale. Ma al di là dei trofei, dei ranking e delle rivalità calcistiche, ciò che conta è che l’Italia oggi può contare su due interpreti così diversi e così vincenti. Una fortuna rara, soprattutto se a questi signori accostiamo anche i vari profili come Cobolli e Musetti.

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