
”Questo sarà l’anno di Bremer e Koopmeiners”. Così Igor Tudor ha parlato ai microfoni di Sportitalia alla vigilia dell’amichevole della Juventus contro il Borussia Dortmund. Un test di lusso utile a capire a che punto è la preparazione dei bianconeri a due settimane dal suo inizio e a due settimane dall’avvio della stagione. Le parole del tecnico croato della Vecchia Signora non sono passate inosservate, perché se il brasiliano è l’uomo più atteso, quello che è mancato di più alla Juve lo scorso anno, sull’olandese qualche dubbio in più c’è. Dubbio che però non ha il suo allenatore che lo vede quotidianamente.
Perché vale la pena attendere Koopmeiners
L’olandese dell’Atalanta ha deluso nella passata stagione. Il suo arrivo era stato uno dei più attesi dell’estate, oltre che essere costato davvero tantissimo alla Juve che ha sborsato quasi 60 milioni per portarlo a Torino. Eppure, le aspettative sono state deluse. Doveva essere nel cuore del gioco di Motta e invece puntualmente spariva. Con Tudor invece un sussulto e poi l’assenza per infortunio. La sua stagione però è stata fortemente limitata dalla scarsa capacità della Juve di Thiago di migliorare le prestazioni dei singoli nel collettivo. Ma soprattutto dall’infortunio alle costole subito a Lipsia, quando sembrava stesse ingranando la marcia giusta. E poi, appunto con Tudor, il ko per tendinite.
La tecnica e l’intelligenza calcistica dell’olandese mostrate a Bergamo potrebbero ancora fare la differenza soprattutto nel 3-4-2-1, modulo in cui si era trovato alla grande con Gasperini all’Atalanta. Vale la pena attendere Koopmeiners perché l’olandese ex AZ Alkmaar in forma è decisamente uno dei giocatori più forti della Serie A, se non trai i primi nel suo ruolo in Europa e nel mondo. Ora spetta a lui e a Tudor. Il campo lo aspetta e il suo allenatore ci punta fortemente.






