
Il Milan gioca a poker ma il tavolo continua a essere di complicata interpretazione: bluff, carte molto coperte e diverse manche ancora da giocare. La novità del giorno, riportata in esclusiva da Michele Criscitiello, scombina i piani del club rossonero che era ormai convinto di aver risolto la questione centravanti. E invece Conrad Harder si allontana dal Duomo, il Milan aveva già scambiato i documenti con lo Sporting CP; mancava il via libera definitivo, legato anche al pressing del Rennes e non soltanto alla necessità del club portoghese di trovare un sostituto, ma alla fine qualcosa è cambiato e la virata è stata ormai definitiva.
E ora? Adesso il tempo scorre e Igli Tare deve fiondarsi su un nuovo centrocampo, per spegnere sul nascere qualsiasi malumore possa esserci dopo la fine del mercato. L’intermediario Busardò aveva proposto Arokodare che però ha un discorso avviato con il Wolverhampton, ma è chiaro che sfumato Rasmus Hojlund e Arokodare che resta complicato, il nome in cima alla lista è soltanto uno: Dusan Vlahovic.
Il preferito di Massimiliano Allegri, sin da quando il tecnico livornese ha dato mandato alla dirigenza di trovare quella pedina ideale in grado di fare concorrenza a Santiago Gimenez, quella punta di peso che può dare allo scacchiere rossonero quei gol che alla distanza potrebbe essere determinanti per raggiungere gli obiettivi stagionali. Ed ecco che una mano poco fortunata potrebbe scombinare nuovamente le carte in tavola e, a cinque giorni dal mercato, far sì che Tare possa fiondarsi su un obiettivo preciso.
Vlahovic si è allenato bene, a detta di Igor Tudor, e nella prima di campionato è entrato in campo in maniera convinta segnando anche la rete del raddoppio. Qui si gioca un’altra partita a scacchi, perché Vlahovic sembra essere in mezzo a Randal Kolo Muani e alla volontà del Milan. Una pedina potrebbe farne cadere un’altra, il ritorno del francese a Torino potrebbe essere quella spinta utile a Tare per andare al definitivo arrembaggio.
Nelle ultime ore però la pista è in fase di stallo, ci sono altri nomi come Nkunku del Chelsea. Tare guarda anche in Bundes: come anticipato in esclusiva da Gianluigi Longari, il preferito per il reparto arretrato è Kim del Bayern Monaco, ma i costi sono alti e per questo non sono escluse alternative. Attenzjone anche ai movimenti a centrocampo: da Adrien Rabiot a Giovanni Fabbian, diverse piste per questi ultimi giorni.
Si gioca a poker, un asse caldissimo che non ha ancora una direzione precisa. Ma è chiaro che il Milan ha bisogno di un centravanti e Tare, dopo le ultime mosse andate a vuoto, non può sbagliare un’altra mano.






