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Italia chiamata a reagire: Gattuso pensa al 4-3-3 estro e fantasia

La sconfitta contro la Norvegia chiama la nazionale italiana a una risposta immediata: il commissario tecnico Gennaro Gattuso fa il suo esordio alla guida degli azzurri venerdì sera, 5 settembre, nella sfida contro l’Estonia. Un appuntamento assolutamente da non fallire perché la qualificazione ai mondiali si è già complicata con il ko sul campo di Haaland e compagni. Considerando il fatto che si qualifica solamente una squadra direttamente, gli azzurri sono chiamati a non fallire alcun appuntamento, sperando in un passo falso dei norvegesi. Ma più che guardare in casa altrui, occorre intraprendere un solido percorso con il nuovo ct.

In chiave formazione, Gattuso dovrebbe schierare un 4-3-3 con Di Lorenzo e Dimarco terzini; al centro della retroguardia Mancini e Bastoni. In regia Tonali, coadiuvato da Barella e Frattesi. Il riferimento offensivo potrebbe essere Scamacca, affiancato dalle ali offensivi Orsolini e Zaccagni.

La probabile formazione degli azzurri

PROBABILE FORMAZIONE ITALIA (4-3-3): Donnarumma, Di Lorenzo, Mancini, Bastoni, Dimarco, Barella, Tonali, Frattesi, Orsolini, Scamacca, Zaccagni.

Pallone in rete
Sportitalia.it (Pixabay Foto)

Le parole del ct Gattuso

Come vuole costruire la squadra?
“Sono tornati gli esterni, vogliamo difendere a quattro. Qualche scelta è stata fatta anche in base alla condizione fisica, qualcuno ha fatto qualcosa in meno ma l’ho voluto in gruppo perché penso sia importante”.

Come intendi la figura del regista?
“Dipende partita dopo partita, ma le convocazioni sono state fatte per mettere in campo la squadra nel modo migliore possibile. Dipende se giochiamo a due a centrocampo o a tre”.

Cosa ha trasmesso questa estate ai calciatori?
“Non ho trasmesso nulla… Li chiamo spesso, gli rompo le scatole anche adesso. Voglio ringraziare i club, ci hanno fatto sentire a casa loro. Hai poco da dire ai giocatori in quei momenti, si stanno allenando, è stato solo un ritiro. La cosa più importante è stato parlare di calcio e coi dirigenti. Il giro ancora non è finito, mancano ancora 10-12 squadre. Ringrazio Buffon e Bonucci che mi hanno accompagnato”.

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