
I numeri parlano chiaro. Dieci gol per l’Italia in due gare, undici per la Norvegia in una sola: il confronto non regge e la classifica si piega ai colpi di Haaland. La differenza reti non è più un dettaglio, ma una condanna che complica ogni calcolo azzurro.
La goleada per 11-1 contro la Moldova era prevedibile nei contorni, meno nelle proporzioni. I norvegesi, già dominatori del girone, hanno trasformato la differenza reti in una voragine: +21 contro il nostro +5. Anche un 5-0 sarebbe bastato a condannarci, ma così ogni speranza di rincorsa sembra evaporata.
Addio differenza reti
Dopo la sconfitta di Oslo era chiaro che il destino non fosse più nelle nostre mani. Ora lo è ancor meno: anche vincendo tutte e quattro le gare che restano, incluso lo scontro diretto di Milano del 16 novembre, l’Italia non riuscirebbe a recuperare la forbice. Restano dunque solo due strade: un passo falso norvegese l’11 ottobre contro Israele, avversario comunque più solido della Moldova. Ma si gioca a Oslo, e con Haaland in campo la difesa israeliana rischia grosso; i playoff, ormai l’ipotesi più concreta.
Lo scenario si complica anche guardando altrove. La Germania, caduta in casa della Slovacchia, rischia di finire ai playoff. Nagelsmann e i suoi non hanno la forza della Norvegia, ma se dovessero qualificarsi da secondi, la Slovacchia diventerebbe uno degli ostacoli più pericolosi.
Come funzionano i playoff
Il cammino degli “esclusi” prevede: una semifinale e una finale, entrambe secche (90’ o 120’ più rigori); la semifinale in casa della squadra con miglior ranking FIFA, la finale in sede sorteggiata. Le 16 squadre ai playoff saranno divise in quattro tabelloni da quattro: 1ª fascia: le quattro migliori del ranking di novembre; 2ª fascia: posizioni 5-8; 3ª fascia: posizioni 9-12; 4ª fascia: le migliori quattro della Nations League ancora escluse. E gli accoppiamenti: prima contro quarta fascia, seconda contro terza.
L’Italia testa di serie
Grazie ai risultati negativi della Germania, gli Azzurri sono rientrati nella Top Ten e quindi quasi certi di essere in prima fascia al sorteggio. Davanti ci sono Brasile e Argentina (fuori contesto perché sudamericane) e sette europee già avviate verso la qualificazione diretta: Spagna, Francia, Inghilterra, Portogallo, Olanda, Belgio e Croazia.
Le possibili avversarie
Nell’ultima fascia, al momento, potrebbero esserci Svezia, Irlanda del Nord, Moldova e San Marino, tutte vincitrici dei rispettivi gironi di Nations. Le ultime due non spaventano, ma Svezia e Irlanda del Nord sì.
Il vero nodo resta la finale playoff: l’avversario è oggi impossibile da prevedere, ma di certo non sarà una formalità. Lo dimostrano le difficoltà incontrate ieri anche da Francia e Portogallo: il livello medio in Europa si sta alzando.






