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La rinascita di una promessa mai mantenuta

L’Arabia per cambiare la sua storia, l’Arabia per trovare quella continuità mai avuta negli ultimi anni.

A volte, per guarire basta fuggire, lasciandosi alle spalle le ombre di ciò che non è stato. Joao Felix lo sa bene: da tempo all’inseguimento di se stesso, nella vana ricerca di un’immagine che gli altri gli avevano cucito addosso, quella dell’enfant prodige portoghese. Un titolo nel quale quel giovane Joao non si è mai rispecchiato del tutto.

Eppure, il destino del talento si misura anche nei numeri: i 50 milioni versati dall’Al-Nassr per accoglierlo a Riad lo collocano, a soli venticinque anni, tra i calciatori che più hanno movimentato denaro nella propria carriera, quarto in una classifica che brilla di stelle.
Nel mezzo anche la parentesi in prestito al Milan. Esperienza che gli ha lasciato più cartellini gialli che gol. In rossonero, appena tre reti, le stesse che Joao ha firmato al debutto nella Saudi Pro League, come se avesse deciso di condensare in una sola notte tutto ciò che in Italia era rimasto sospeso.


Gli invidiosi diranno che giocare al fianco di Cristiano Ronaldo è un privilegio: i due, oggi compagni di club e di destino, hanno intrecciato di recente con successo le proprie geometrie anche in Nazionale.

Ora, l’orizzonte guarda a domenica, quando l’Al-Nassr ospiterà l’Al-Kholood. Per Joao Felix sarà più che una partita: l’occasione di dare continuità a quella prima buona impressione.

L’occasione di dimostrare che a volte anche i viaggi più irrequieti prima o poi approdano in una terra che sa di riscatto.

Ylenia Frezza

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