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Voglia di sacrificio e gestione dei momenti: è la Juventus di Tudor. Stasera contro il Dortmund per la continuità

Dopo l’adrenalinica vittoria contro l’Inter, stasera la Juventus torna in campo per il debutto in Champions League. Avversaria odierna sarà il Borussia Dortmund di Niko Kovac, che in conferenza stampa tutto ha fatto tranne che nascondersi (qui le sue parole), affermando come l’obiettivo dei suoi sia quello di imporsi allo Stadium.

Maglia sudata e voglia di sacrificio: ecco la nuova Juventus

Dall’altra parte c’è una Juventus che ha iniziato questa stagione mostrando quell’aspetto che lo scorso anno è mancato: la voglia di sudare la maglia, l’evitare di arrendersi alla prima occasione buona e, infine, la capacità di rimanere attenti dopo una rete. I bianconeri spesso sono risultati molli proprio sotto questo aspetto, ma adesso la musica sembra essere cambiata grazie alla capacità di un allenatore che, anche da calciatore, tutto era tranne che calmo. Lo ha dichiarato anche Manuel Locatelli in conferenza stampa: dialogo, la ricetta alla base di un team vincente. Con tanto di frecciatina a Thiago Motta.

Juventus Lotta Champions

Un copione diverso

Ma il copione sembra davvero diverso, perché la Juventus dello scorso anno contro l’Inter avrebbe fatto fatica. E invece questa nuova versione ha replicato colpo su colpo agli attacchi nerazzurri, dimostrando di essere sulla giusta via per ritornare a quel DNA vincente proprio della Vecchia Signora. Adesso bisogna dimostrare di aver recepito tutti gli insegnamenti di Tudor, trovando quella continuità che la Juventus non ha avuto lo scorso anno. Vincere aiuta a vincere, e un 4-3 nel derby d’Italia potrebbe essere quello sprint utile a vincere stasera per iniziare il cammino europeo nel migliore dei modi.

Tudor non si espone ma sa dove può arrivare questa squadra, togliendo da parte quella presunzione dannosa e accettando i sacrifici, mettendo al primo posto la cultura del lavoro. La miglior versione della Juventus è proprio questa, quella disposta al sacrificio. Perché si vince soltanto quando i dettagli vengono limati, si vince quando ci si auto-analizza, ci si mette in discussione e si riparte tutti insieme. Ed è questo che la Juventus vuole continuare a fare.

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