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Nuova avventura Fabio Cannavaro: è il nuovo CT dell’Uzbekistan

Nuova avventura Fabio Cannavaro: è il nuovo CT dell’Uzbekistan

Vent’anni dopo l’immagine immortale della Coppa del Mondo sollevata a Berlino, Fabio Cannavaro torna a respirare aria di Mondiali. Stavolta però non più sul prato da capitano, ma a bordo campo, nelle vesti di commissario tecnico. L’ex difensore campione del mondo ha infatti raggiunto un accordo verbale per guidare l’Uzbekistan, già qualificato tra le 18 nazionali che prenderanno parte al torneo del 2026 in Nord America.

Un ritorno in panchina con sapore internazionale

Per Cannavaro si tratta della seconda esperienza alla guida di una nazionale. La prima, piuttosto fugace, risale al 2019 con la Cina: appena 52 giorni, il tempo di due sconfitte prima delle dimissioni. Da allora, la sua carriera da allenatore si è mossa soprattutto nei club, tra alti e bassi.

Un percorso tortuoso tra Asia ed Europa

Il debutto da tecnico risale al 2014 con il Guangzhou Evergrande, ma dopo meno di un anno venne sostituito da Scolari. Seguì una breve parentesi in Arabia Saudita all’Al Nassr, poi la svolta con il Tianjin Quanjian, condotto dalla Serie B cinese a un clamoroso terzo posto in Super League. Un risultato che gli ha aperto nuovamente le porte del Guangzhou, dove dal 2017 al 2021 ha conquistato un campionato e una Supercoppa di Cina.

L’avventura in patria, invece, è stata meno fortunata: al Benevento (2022-23) solo 3 vittorie in 17 partite e conseguente esonero, mentre all’Udinese, nel finale della scorsa stagione, ha avuto il merito di portare la squadra alla salvezza.

L’ultima tappa prima dell’Uzbekistan

Nel 2024 Cannavaro si è trasferito in Croazia, alla Dinamo Zagabria. L’esperienza è durata pochi mesi, ma ha lasciato un ricordo importante: il successo contro il Milan in Champions League. Nonostante ciò, a fronte di 7 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte, è arrivata un’altra separazione anticipata.

Una sfida inedita

Ora la chiamata dell’Uzbekistan rappresenta per Cannavaro un nuovo punto di partenza. Una nazionale emergente, desiderosa di mettersi in mostra nel palcoscenico più prestigioso, con un ct che sa cosa significhi scrivere pagine di storia.

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