Continua la crisi infinita in casa Fiorentina, la banda Pioli ha trovato il successo solo in Conference League dove però gli avversari non sono stati di alto livello. I gigliati hanno infatti sconfitto Polyssia e Sigma Olomouc, non però senza soffrire.

Fiorentina, la crisi non si ferma
Una sofferenza che si è presentata anche e principalmente in Serie A, sin dalla prima giornata. Un peccato originale, un gol che ha aperto una voragine da 0 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte in 6 turni. La rete di Luperto al 94′ della gara contro i Sardi sembrava essere solo una beffa all’interno di un match quasi vinto seppur senza brillare. Da quel momento però la Fiorentina non è mai più stata in grado di avvicinarsi neanche al successo in Serie A. Trovando il vantaggio solo in due occasioni su 5 e sciupandolo poi sia contro il Como che contro la Roma. Nel mezzo l’opaca prova contro il Torino alla seconda giornata. La netta sconfitta contro il Napoli Campione d’Italia e il pareggio senza emozioni e con diversi rischi contro il Pisa nel derby. Insomma un’inizio di stagione da brividi e che per la banda Pioli rischia di continuare anche peggio. L’ultimo match ha visto i gigliati incappare anche in episodi sfortunati come il palo di Kean e la traversa di Piccoli oltre all’errore clamoroso di Gosens. Ora la sosta poi Milan, Bologna e Inter, e in mezzo l’Europa 3 gare sulla carta più che proibitive ancor di più per una Fiorentina, quella di Stefano Pioli, che ora non può più sbagliare dopo la peggior partenza degli ultimi 100 anni. Con lo stesso tecnico accolto in festa ad inizio estate ora protagonista delle critiche della piazza che in caso di ulteriori passi falsi potrebbe essere messo in discussione anche dalla società…

Pioli apre ad una sola punta
In casa Fiorentina Moise Kean ha rappresentato il finalizzatore principale della scorsa stagione. L’inizio di quest’annata non è stato però brillante per l’attaccante che spesso si è trovato costretto a condividere porzioni di campo con Dzeko o Piccoli. Nel match contro la Roma Pioli ha scelto di sostenerlo con Fazzini e Gudmundsson liberano quindi il fronte offensivo. Così il tecnico ha parlato della questione nella conferenza stampa post match: “Sicuramente si trova meglio da solo, ma non credo che sia una cosa determinante. E’ la prima vera gara in cui creiamo tanto, le situazioni sia del primo che nel secondo tempo ci hanno dato ottime soluzioni“. Così invece Moise Kean a proposito di giocare da solo o con una punta affianco: “Mi trovo bene in ogni caso. Il mister sa qual è la situazione migliore per me e per la squadra e io mi adatto“. La palla ora passa a Pioli che già dal match contro il Milan dovrà decidere come gestire la situazione.






