La Fiorentina ha iniziato in modo molto negativo questa nuova stagione all’insegna della novità. Stefano Pioli, tecnico della viola, non è riuscito per il momento a fornire una chiara identità a un collettivo che dopo la sosta dovrà assolutamente rialzarsi. Nonostante Pioli abbia la piena fiducia della società, è inevitabile una svolta a partire da metà ottobre. Servono compattezza e consapevolezza dei propri mezzi: tutto l’ambiente conosce gli ingredienti per girare il timone verso acque più sicure.
Fiorentina, numeri impietosi…
Da allenatore del Milan, Pioli fece molto bene, guidando i rossoneri per 240 volte e conquistando uno Scudetto a dir poco indimenticabile per il Diavolo. Adesso deve far fronte a una situazione di classifica molto complicata: tre punti e zero vittorie, un Gudmundsson in difficoltà e una difesa che soffre ogni volte che gli avversari provano a impensierirla. Insomma, i fattori che non funzionao sono tanti: il centrocampo, allo stato attuale, si è dimostrato impalpabile, con un Fagioli fuori fase e un Sohm che non incide, ma anche il rendimento di Gosens sugli esterni è assolutamente al di sotto delle aspettative.

Era dagli Anni Trenta che la Fiorentina non iniziava così male il campionato: nella stagione ’34/’35 la prima vittoria arrivò solamente alla settima giornata.
La consapevolezza di Pioli
Pioli ha parlato così dopo il ko contro la Roma: “Sono preoccupato per i risultati, per la poca attenzione ai dettagli che ci fa perdere la partita… ma la squadra si è sacrificata e ha lottato. Sarei preoccupato se la squadra fosse timorosa e se non lottasse. Oggi abbiamo avuto delle lacune e gli avversari ci hanno punito”.
Secondo lei Kean sta meglio da solo o con un’altra punta? “Sicuramente si trova meglio da solo ma non credo che sia una cosa determinante. E’ la prima vera gara in cui creiamo tanto, le situazioni sia del primo che nel secondo tempo ci hanno dato ottime soluzioni”.
Kean da solo o con un’altra punta? Sicuramente si trova meglio da solo ma non credo che sia una cosa determinante. E’ la prima vera gara in cui creiamo tanto, le situazioni sia del primo che nel secondo tempo ci hanno dato ottime soluzioni”.
Contro il Milan, servirà un’altra Fiorentina. Ormai il tempo dell’attesa non c’è più. Servono i risultati!






