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Assalto ultrà al pullman a Rieti: il 20enne arrestato si pende e chiede scusa

Si fa sempre più triste e amaro il sentimento sensazione di ciò che è accaduto nel mondo dello sport italiano. La morte di Raffaele Marianella, 65enne innocente autista di un bus, sta assumendo i tratti di una storia assurda.

Nella serata di domenica, come noto, un bus dei tifosi di Pistoia Basket mentre tornava in Toscana da Rieti è stato vittima di un agguato con lanci di pietre. Una molto grande ha sfondato il parabrezza dell’autobus dove viaggiavano i tifosi pistoiesi e ha colpito l’autista “di riserva” Raffaele Marianella. Seduto nel posto di testa del bus, accanto ad un collega più giovane, alla guida per il 65 non c’è stato nulla da fare.

L’agguato fin da subito è stato collegato alla “tifoseria” della Sebastiani Rieti, con cui c’erano stati degli screzi durante l’incontro. Gli inquirenti hanno immediatamente cominciato la caccia ai responsabili dell’accaduto e nella giornata di ieri sono arrivati all’arresto di persone. Due degli pseudo supporters della formazione reatina sarebbero persone vicine ad ambienti di estrema destra.

Il bus su cui viaggiavano i tifosi di Pistoia, di rientro da Rieti
Il bus su cui viaggiavano i tifosi di Pistoia, di rientro da Rieti

Gli arrestati per l’agguato di Rieti

Sono stati fermati dalla polizia tre uomini ritenuti tra i principali responsabili dell’omicidio di Raffaele Marianella, nell’agguato al pullman che trasportava i tifosi del Pistoia di rientro da Rieti. La tragedia è avvenuta domenica, al termine della partita, lungo la strada statale 79 in direzione Terni, quando il mezzo è stato colpito da una violenta sassaiola. Durante l’aggressione, uno dei sassi ha raggiunto Marianella, provocandone la morte.

Dopo un’intensa attività investigativa, la Questura di Rieti ha reso noto che in carcere sono stati condotti Manuel Fortuna, 31 anni, Kevin Pellecchia, 20 anni, e Alessandro Barberini, 53 anni. Secondo quanto dichiarato dagli inquirenti, a carico dei tre “sono emersi gravi indizi di colpevolezza”. Le indagini proseguono per chiarire il ruolo preciso di ciascuno dei fermati. Inoltre servirà ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti, che hanno profondamente scosso la comunità locale e il mondo sportivo.

Le scuse

Non siamo entrati nel merito dei fatti avvenuti domenica sera. Ho incontrato in carcere per pochissimo tempo il mio assistito. È molto provato e dispiaciuto, piange, vorrebbe chiedere scusa e parlare con i familiari della vittima”.

Lo ha dichiarato all’ANSA l’avvocato Andrea Vella, difensore di Kevin Pellecchia, il ventenne arrestato nella serata di ieri a Rieti con l’accusa di essere coinvolto nell’agguato al pullman che trasportava i tifosi del Pistoia Basket. L’episodio, avvenuto domenica scorsa, si è concluso tragicamente con la morte di uno degli autisti del mezzo, Raffaele Marianella.

Secondo quanto riferito dal legale, il giovane è in uno stato di forte turbamento e avrebbe manifestato sincero pentimento per quanto accaduto. Le sue parole, riportate dal suo avvocato, lasciano emergere il profondo stato d’animo di un ragazzo che, pur senza ancora affrontare nel dettaglio le accuse, sembra consapevole della gravità della vicenda e desideroso di poter esprimere il proprio dolore ai familiari della vittima.

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