Il campione di salto in alto non si tiene nulla dentro. Ora che è tornato, saranno guai per tutti i suoi avversari, è motivatissimo.
L’atletica è un campo in cui l’Italia ha sempre saputo schierare grandi campioni, in tutte le discipline che vanno da quelle in cui è la corsa il punto focale della competizione – Andrew Howe e Marcell Jacobs sono solo due dei tanti nomi – fino alle discipline più articolate come lancio del giavellotto, del peso o salto in lungo e in alto. In quest’ultimo sport c’è un nome importantissimo ancora in attività.

Ci riferiamo a Gianmarco Tamberi, classe 1992 che nella sua carriera si è già portato a casa riconoscimenti che molti atleti sognano per una intera olimpiade ma non è ancora sazio di risultati: nel palmares impressionante dell’Azzurro, troviamo infatti una medaglia d’oro olimpica nel salto in alto a Tokyo 2020 ed una vittoria ai Mondiali di atletica di Budapest 2023, ottenuta quindi “ieri” in senso storico.
La carriera di Tamberi però non è stata sgombra del tutto da preoccupazioni, problemi fisici ed infortuni. Un mese fa circa infatti l’atleta si è trovato a fare i conti con una pesante febbre e anche calcoli renali in vista di quello che doveva essere il grande ritorno a Tokyo per conquistare un altro Mondiale. Niente da fare anche per le condizioni in cui lo sportivo si trovava.
L’atleta spinge sull’acceleratore: parole dure
Una delusione come questa viziata tra l’altro da un acciacco che non è dipeso da nessun errore dell’Azzurro avrebbe potuto affossare la carriera di Gianmarco che però ha scelto la strada della forza d’animo. Infatti, si dice già pronto a voltare pagina usando questa delusione come benzina per alimentare il fuoco della voglia di tornare a vincere.

“Per la prima volta nella mia carriera quest’anno non mi sono mai davvero fermato” fa sapere l’atleta italiano specificando che questo è il suo primo giorno di preparazione specifica. La delusione subita nemmeno un mese fa, secondo tanti esperti, poteva buttarlo giù. A loro però Gianmarco manda un messaggio molto chiaro e anche duro, per chi non è uno sportivo e non capisce del tutto questa mentalità.
“Le delusioni si affrontano a muso duro, non si evitano. Non vedevo l’ora di ricominciare già la sera stessa del mondiale, per dimostrare a me stesso e a chi parla troppo presto che questa storia ha ancora tanto da raccontare”. La stoccata ai critici che parlano dall’alto delle loro poltrone o divani è evidente. Non possiamo che sperare che Tamberi torni presto ad alzare un oro olimpico o mondiale.






