Il futuro di Sinner è in bilico con questo addio dietro l’angolo. Ora, non può più fare finta di niente.
La scalata di Jannik Sinner per recuperare Alcaraz al primo posto nella classifica ATP del tennis mondiale prosegue. Dopo lo stop allo Shangai Masters che lo ha visto ritirarsi, provato fisicamente dalle temperature proibitive in Cina, l’atleta italiano è tornato alla grande in campo in Austria dove ha raggiunto la finale contro Zverev, pretendente al trono del miglior tennista al mondo.

Ci concentriamo spesso sulla carriera degli atleti singoli e Sinner non fa eccezione, ignorando però una verità oggettiva e non discutibile: dietro ogni grande sportivo, ci sono spesso tante persone, un equipe che lavora e rifinisce le imperfezioni degli atleti guidandoli in un percorso che mira all’ovvio risultato: la vittoria. Anche per Jannik Sinner, il team è importante.
Dietro ai grandi successi del tennista italiano che negli anni ha vinto qualsiasi trofeo possibile, Coppa Davis inclusa, ci sono una serie di allenatori, massaggiatori, coach ed una spalla tecnica che in questi anni è stata fondamentale per il suo percorso di atleta professionista. Ora però si parla di un possibile addio, cosa che strapperebbe davvero un pezzo di cuore, al tennista.
Chaill – Sinner, divorzio in vista
Benché suo padre giocasse a football americano, la carriera di Darren Cahill, ex tennista di professione ed allenatore dal suo ritiro nel 1995 – come atleta ha vinto vari titoli – si è articolata per l’appunto nel mondo della racchetta, dove ha raccolto molto più successo come coach che come atleta. Tra i grandi seguiti dal coach australiano troviamo Lleyton Hewitt, Andre Agassi, Andy Murray e naturalmente Jannik Sinner di cui è il coach da tre anni.

In una recente intervista, Sinner stesso ha riconosciuto l’importantissimo sostegno che la figura di Chaill gli ha dato: “ Per me non è stato solo un allenatore ma molto di più”. Il tempo però corre e il classe 1965, vicino ai 60 anni, sembrerebbe sempre più vicino ad un ritiro dalla professione, come lo stesso tennista italiano ha dovuto ammettere a denti stretti.
E il futuro cosa riserverebbe a Sinner quindi? “È un argomento che non abbiamo ancora affrontato in dettaglio. Io e Vagnozzi non abbiamo ancora discusso su chi potrebbe essere l’allenatore in seconda, ne parleremo con calma”. Molto difficile pensare di rimpiazzare una figura così carismatica ma purtroppo, il tempo corre e non fa sconti a nessuno.






