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Elkann, tensione Ferrari: parole dure dopo il Brasile su Hamilton e Leclerc

John Elkann, presidente della Ferrari, il giorno dopo il deludente Gran Premio del Brasile ha parlato così della gara, pungendo in maniera chiara Charles Leclerc e Lewis Hamilton. Ecco le sue parole.

Dopo la prova opaca della Ferrari in Brasile, John Elkann non ha usato giri di parole: il presidente del Cavallino ha espresso il suo disappunto, indirizzando critiche chiare a Charles Leclerc e Lewis Hamilton.

John Elkann, presidente della Ferrari, si scaglia contro Lewis Hamilton e Charles Leclerc
John Elkann, presidente della Ferrari, si scaglia contro Lewis Hamilton e Charles Leclerc

 

Ferrari, le dure parole di John Elkann

Queste le parole di Elkann dal salone d’onore del Coni: “Il Brasile è stata una grande delusione, se guardiamo il campionato di Formula 1 possiamo dire che abbiamo i meccanici che stanno vincendo il campionato con le prestazioni e tutto quello che è stato fatto sul pit stop. Se guardiamo i nostri ingegneri non c’è dubbio che la macchina è migliorata. Se guardiamo il resto, non è all’altezza. E sicuramente abbiamo dei piloti che è importante che si concentrino a guidare e che parlino meno, perché abbiamo davanti a noi delle gare importanti e non è impossibile ottenere il secondo posto. In Bahrain abbiamo vinto il titolo Wec, quando la Ferrari è unita si ottengono risultati”.

Il trionfo Ferrari nel WEC 

Se in Formula 1 le cose vanno malissimo, nel campionato mondiale endurance la Ferrari può sorridere festeggiare una vittoria storica. Dopo i successi a Le Mans, la scuderia del Cavallino Rampante ha portato a casa il Mondiale endurance.

A più di cinquant’anni dall’ultima volta, la Ferrari torna regina del Mondiale WEC. Nella 8 Ore del Bahrain, ultimo appuntamento del WEC 2025, il Cavallino Rampante conquista entrambi i titoli iridati, chiudendo una stagione straordinaria. A cadere sotto i colpi delle 499P di Maranello sono Porsche e Cadillac, mentre tra i piloti trionfano Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado.

La gara ha visto il ritorno al successo della Toyota, che ha piazzato una doppietta con la GR010 #7 davanti alla #8. In classe LMGT3 il successo di tappa va alla Lexus #87 del team Akkodis, ma la vera festa è per la Porsche del Manthey 1st Phorm: Riccardo Pera, Ryan Hardwick e Richard Lietz portano a Stoccarda il titolo mondiale.

La partenza è regolare, con le due Toyota a dettare il ritmo. La Ferrari #51 di Giovinazzi resta agganciata al gruppo di testa, difendendosi dalla Porsche #5 e risalendo rapidamente verso la zona podio. La 499P conferma un passo gara eccellente anche con la vettura gemella #50 di Nielsen, che nel primo stint supera la Porsche e consolida la posizione del Cavallino nella corsa al titolo costruttori.

A metà gara la tensione sale. Un incidente tra la BMW #20, la Cadillac #38 e la Ferrari #54 di Vista AF Corse provoca l’ingresso della Safety Car. L’intervento rimescola le strategie e favorisce l’Aston Martin #009, che con Alex Riberas protagonista scala la classifica fino al comando. La rimonta, però, viene vanificata da una penalità per infrazione sotto Virtual Safety Car.

Le Toyota tornano così al vertice. Anche per loro non mancano i problemi. La #8 riceve un drive through per un sorpasso irregolare in regime di bandiere gialle, lasciando pista libera alla #7. Dietro, la Ferrari #51 resta saldamente in zona podio, seguita dall’altra Rossa e da un’agguerrita Aston Martin.

Negli ultimi 50 minuti, una nuova Virtual Safety Car compatta il gruppo. Alla ripartenza, con le due Toyota davanti, inizia una vera e propria mini-sprint race. Le Ferrari #51 e #83 si contendono il titolo piloti, ma la #50 di Nielsen e Fuoco s’inserisce nella lotta e supera la vettura di Kubica, blindando definitivamente la vittoria iridata di Giovinazzi, Pier Guidi e Calado.

Il successo di tappa va alla Toyota #7 di De Vries, Kobayashi e Conway, seguita dalla #8. Sul podio sale anche la Ferrari #50, mentre la #51 chiude quarta, sufficiente per consegnare a Maranello il titolo costruttori. Quinto posto per la #83 di AF Corse, davanti alla Cadillac #12 e all’Aston Martin #007. In top ten anche la BMW #20 e le due Peugeot, in difficoltà con il calare della notte. Giornata nera invece per Porsche, solo tredicesima e quattordicesima.

Dopo anni di attesa e un ritorno nel WEC carico di aspettative, la Ferrari può finalmente esultare: il Cavallino Rampante è di nuovo campione del mondo.

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