L’Italia attende di conoscere il suo destino in vista del Mondiale 2026. Gli Azzurri devono ancora una volta passare attraverso la forca dei playoff se vogliono sperare di tornare al Mondiale 12 anni dopo l’ultima volta in Brasile nel 2014.
Ancora una volta l’Italia si ritrova con il fiato sospeso, chiamata a giocarsi tutto in una sfida ad altissima tensione. Il cammino verso il Mondiale del 2026 non è stato lineare e gli Azzurri, complici risultati altalenanti nel girone di qualificazione, dovranno affrontare nuovamente la strada più tortuosa: quella dei playoff per i Mondiali.
Il peso della storia recente è enorme. Dopo la dolorosa esclusione in Russia 2018 e la clamorosa eliminazione contro la Macedonia del Nord che ha negato l’accesso a Qatar 2022, l’Italia vuole spezzare un incantesimo negativo che dura ormai da troppi anni. Tornare a giocare una Coppa del Mondo a dodici anni di distanza dall’ultima partecipazione in Brasile rappresenta non solo un obiettivo sportivo, ma anche una questione d’orgoglio nazionale. E domani conosceranno il proprio prossimo destino ovvero il cammino nella doppia sfida di marzo.
Va ricordato che gli Azzurri, se dovessero accedere alla fase finale del Mondiale, non saranno testa di serie del sorteggio dei raggruppamenti. L’Italia infatti è scesa nel ranking Mondiale della Fifa alla 12^ posizione.

L’urna dei playoff Mondiali
Domani nell’urna di Nyon, alle 13, ci saranno 16 squadre compresa l’Italia divise in 4 fasce da 4 squadre ciascuna. Da queste 16 formazioni verranno fuori 4 nuove qualificate europee che si aggiungeranno alle 12 qualificate direttamente dai raggruppamenti. Di fatto verranno sorteggiati quattro mini tornei con semifinali e finali in sfida secca.
PRIMA FASCIA: ITALIA, Danimarca, Turchia, Ucraina;
SECONDA FASCIA: Polonia, Galles, Repubblica Ceca, Slovacchia;
TERZA FASCIA: Irlanda, Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo;
QUARTA FASCIA: Romania, Svezia, Irlanda del Nord, Macedonia del Nord.
Le Nazionali della prima fascia
Ucraina: ha chiuso il gruppo D al secondo posto con 10 punti in sei gare, nonostante la differenza reti negativa causata dai pesanti ko con la Francia. La squadra di Sergiy Rebrov ha vinto entrambi i confronti con l’Islanda e ottenuto punti preziosi contro l’Azerbaigian. Il commissario tecnico Rebrov guida con determinazione.
Turchia: inseguirà il Mondiale attraverso i playoff, evitando l’Italia perché entrambe in prima fascia. Calhanoglu e compagni, secondi dietro la Spagna nel girone, cercano una qualificazione attesa da 24 anni: l’ultima partecipazione risale al 2002. Il commissario tecnico Vincenzo Montella guida la squadra con grande ambizione.
Danimarca: ha duellato fino all’ultimo con la Scozia, ma la squadra di Clarke ha avuto la meglio. Il pareggio con la Bielorussia e la beffa finale firmata McTominay hanno condannato la formazione di Brian Riemer al secondo posto nel gruppo C. Ora i danesi affrontano i playoff partendo dalla prima fascia.
Le Nazionali della seconda fascia
Polonia: ha centrato senza difficoltà il secondo posto, totalizzando 17 punti in otto gare e perdendo solo una partita. Troppo ampio il divario con l’Olanda, dominante nel girone, mentre Finlandia, Malta e Lituania non hanno mai impensierito. La squadra guidata dal c.t. Jan Urban punta con decisione ai playoff.
Repubblica Ceca: tra le possibili avversarie dell’Italia spicca la Repubblica Ceca, seconda nel girone L dietro la Croazia. A ottobre Pavel Nedved ha esonerato Hasek dopo risultati deludenti, affidando la panchina temporaneamente a Jaroslav Kostl. La nazionale non disputa un Mondiale dal 2006 e ora cercherà il ritorno attraverso i playoff.
Slovacchia: ha concluso al secondo posto il girone A, dietro la Germania, con quattro vittorie e due sconfitte. La squadra di Francesco Calzona ha giocato il tutto per tutto nello scontro diretto finale, ma i tedeschi hanno confermato la loro superiorità. Ora l’obiettivo è centrare la qualificazione via playoff.
Galles: riparte dai playoff alla ricerca della qualificazione mondiale. La squadra di Craig Bellamy, inserita in seconda fascia, può trovare l’Italia in un’eventuale finale. Nel girone J ha chiuso alle spalle del Belgio, chiudendo in crescendo con un clamoroso 7-1 contro la Macedonia del Nord nell’ultimo turno.
Le Nazionali della terza fascia
Albania: ha chiuso il girone al secondo posto con 14 punti e sette gol segnati, alle spalle dell’Inghilterra, l’unica sempre vittoriosa insieme alla Norvegia. Superare la Serbia è motivo di orgoglio e alimenta il sogno di qualificarsi al Mondiale per la prima volta. Il c.t. Sylvinho guida con entusiasmo.
Irlanda: massima attenzione: tre vittorie consecutive nelle ultime gare del girone, compreso il successo contro il Portogallo. Troy Parrott è stato protagonista con cinque gol in due partite. La nazionale di Hallgrímsson partirà dalla terza fascia, sfidabile dall’Italia solo in finale. Non partecipa a un Mondiale dal 2002.
Bosnia: è stata protagonista di un ottimo percorso nel gruppo H, macchiato solo dalla sconfitta interna contro l’Austria e dal pari nell’ultimo turno. L’obiettivo ora è tornare al Mondiale per la seconda volta dopo il 2014. La squadra del c.t. Sergej Barbarez arriva ai playoff con buone sensazioni.
Kosovo: può essere orgoglioso del proprio cammino: secondo nel gruppo B dietro la Svizzera e davanti a Slovenia e Svezia, pur con un attacco poco prolifico. La crescita è evidente per una nazionale che non ha mai partecipato a Mondiali o Europei. La guida tecnica è affidata a Franco Foda.
Le Nazionali della quarta fascia
Macedonia del Nord: potrebbe incrociare nuovamente l’Italia ai playoff. Terza nel girone J dietro Belgio e Galles, si qualifica grazie alla Nations League. Resta viva la memoria del gol di Trajkovski che eliminò gli Azzurri nel 2022. La squadra di Blagoja Milevski sogna la prima partecipazione mondiale.
Romania: partecipa ai playoff come ripescata dalla Nations League e figura in quarta fascia, tra le avversarie più abbordabili per l’Italia. Terzo posto nel gruppo H con quattro vittorie, un pari e tre sconfitte. La nazionale di Mircea Lucescu cerca la prima qualificazione dal 1998.
Svezia: il possibile nuovo incrocio con l’Italia è possibile solo via Nations League, perché la Svezia ha chiuso all’ultimo posto il girone B, tra le peggiori del ranking. Un rendimento deludente che ha complicato il percorso mondiale. Il commissario tecnico Graham Potter cerca ora un riscatto immediato attraverso i playoff.
Irlanda del Nord: ha chiuso al terzo posto il girone A con tre vittorie in sei partite, dietro Germania e Slovacchia. Il piazzamento in Nations League consente l’accesso ai playoff, dove proverà a sorprendere. Il c.t. Michael O’Neill punta a riportare la nazionale alla ribalta internazionale.






