Mason Greenwood, talento inglese classe 2001, rischia di diventare un rimpianto per la Lazio. Dopo le difficoltà iniziali, si è rilanciato all’Olympique Marsiglia, diventando un punto fermo dell’attacco e dimostrando continuità realizzativa, tecnica e capacità di incidere nelle partite decisive.
Da due stagioni Mason Greenwood sta vivendo una fase di stabilità e rendimento costante all’Olympique Marsiglia, trovando nell’impostazione tecnica di Roberto De Zerbi un contesto favorevole. L’attaccante inglese, arrivato con qualche incertezza sul proprio futuro, si è imposto progressivamente come uno dei riferimenti offensivi della squadra, mostrando una maturità calcistica più marcata rispetto agli anni precedenti.
La stabilità è stata probabilmente la chiave della crescita dell’inglese in questi due anni. Infatti, negli ultimi anni aveva l’ex United ha attraversato momenti davvero complicati a livello personale. La causa erano state le accuse di violenza della fidanzata, poi decadute perché la stessa donn aveva ritirato le durissime accuse. Una vicenda che lo aveva sostanzialmente tenuto fuori una stagione intera allo United.

Greenwood, l’oro di Marsiglia
In questa stagione l’inglese in 20 presenze ha segnato 13 gol e servito 4 assist. Ieri ha fatto una doppietta decisiva nella vittoria sull’Union Saint-Gilloise. I numeri confermano l’incisività del giocatore: Greenwood non si limita alla finalizzazione, ma contribuisce allo sviluppo della manovra e offre soluzioni utili in più zone del campo. La doppietta nell’ultima uscita europea rappresenta una sintesi del suo momento, fatto di continuità e di impatto nelle situazioni chiave.
Numeri che confermano quanto di buono fatto anche nella passata annata. Greenwood, infatti, nella sua prima stagione a Marsiglia aveva già fatto fuoco e fiamme. Erano state 22 le reti nella passata annata, in cui l’OM però non giocava alcuna coppa europea. Erano perciò reti arrivate solamente tra campionato e Coppa di Francia.
Rimpianto Lazio
Il pensiero non può dunque che tornare indietro all’estate 2024, quando a Greenwood si era interessata anche la Lazio. La società di Lotito aveva valutato seriamente l’ingaggio del giocatore cresciuto nelle giovanili del Manchester United. Il presidente biancoceleste aveva poi dichiarato: “Ho preso un profilo dieci volte più forte”, una scelta che però non ha mai portato a un acquisto alternativo di pari livello.
Il mancato arrivo dell’attaccante di Greenwood sta assumendo i contorni di un’occasione persa per la Lazio. Anche perché la squadra biancoceleste ha faticato a trovare continuità nella produzione offensiva. Guardando al rendimento del giocatore a Marsiglia, è comprensibile che una parte dell’ambiente laziale consideri Greenwood un rimpianto, soprattutto per la capacità di incidere con regolarità in un reparto che avrebbe beneficiato di maggior profondità tecnica.






