Sono stanchi di non poterlo fare e hanno deciso di imporre alla FIA almeno una gara di questo tipo. Sconvolto il mondo delle corse.
La Formula 1 dovrebbe essere uno sport meritocratico. Di fatto molto spesso lo è, ma non si può negare che negli anni la FIA, presieduta da Ben Sulayem, si sia mossa nella direzione dei soldi più che dello spettacolo varie volte. Al di là del budget cap, lo sport tende a premiare chi ha più denaro da investire, specie considerando che l’ingaggio dei piloti non rientra del tutto in questo limite. Inoltre, lo sport si è spostato sempre di più verso gli emirati e gli USA e sicuramente non per ragioni slegate da sponsor e denaro.

Alcuni paesi e continenti hanno, negli anni, cercato inutilmente di entrare o tornare a fare parte del calendario della manifestazione sportiva più importante del mondo dal punto di vista economico. Non è solo un capriccio o una questione di principio, giacché un evento come un Gran Premio di Formula 1 garantisce introiti da record.
Sponsor che investono denaro, la costruzione di un circuito che da lavoro a migliaia di persone nel momento della costruzione e molte altre in qualità di staff permanente o temporaneo nei mesi successivi e soprattutto, una flotta di ricchi turisti pronti ad investire, comprare e prenotare hotel nel vostro paese. Questo è ciò che spetta a chi ha la fortuna di ospitare una simile gara.
Tornare in Africa: l’obiettivo della FIA
Da qualche tempo vari esponenti del mondo sportivo africano, incluso il famoso pilota Jody Scheckter che ha spesso spinto per questo ritorno, cercano di esercitare la giusta pressione sulla FIA e gli organizzatori per riportare in Africa un GP, considerando che sono decenni che ciò non accade. L’ultima gara di F1 sul suolo africano? Si è corsa nel 1993 a Kyalami in Sud Africa. Ai tempi, era ancora attivo Alain Prost che si portò a casa la gara.

Proprio il Sud Africa è uno dei maggiori candidati ad ospitare il prossimo gran premio ufficiale di F1 africano anche se non è l’unico. Secondo le ultime indiscrezioni infatti, la FIA starebbe considerando un altro paese da appena 14 milioni di abitanti per questo onore. Secondo il CEO del Rwanda Development Board Jean-Guy Afrika, proprio il Ruanda sarebbe candidato ad ospitare un GP ufficiale entro il 2029.
Il paese ha dato grande prova di se durante i mondiali di ciclismo, in cui ha corso anche il fuoriclasse italiano Tadej Pogacar, dimostrando di poter ospitare un evento internazionale in modo sicuro: “Siamo in lizza per un evento nel 2029, è una situazione complessa ed importante” fa sapere Afrika in persona. Visti i tempi della FIA, potremmo dover aspettare un altro annetto prima di avere la conferma. Sicuramente però, è un momento storico per la FIA stessa e per il piccolo paese che potrebbe riportare la Formula 1 nel continente nero dopo decenni di assenza ingiustificata.






