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Nome pazzesco per Alcaraz, in Spagna sicuri: sarà il nuovo coach

L’ultimo mese del 2025 si è chiuso con la separazione tra Alcaraz e Ferrero, ma il nome del nuovo coach è destinato a fare ancora più rumore.

La fine del 2025 di Carlos Alcaraz è stata tutt’altro che ordinaria. Non solo per i risultati in campo, che hanno confermato il murciano ai vertici del tennis mondiale, ma per ciò che è accaduto fuori dal rettangolo di gioco. La separazione da Juan Carlos Ferrero, arrivata a ridosso delle festività natalizie, ha avuto l’effetto di un terremoto silenzioso: annunciata con toni rispettosi, ma carica di implicazioni profonde per il futuro del numero uno del ranking. Il rapporto tra Alcaraz e Ferrero non era un semplice sodalizio tecnico. Era una storia di crescita condivisa, iniziata quando Carlos era poco più di un adolescente e culminata con Slam, record di precocità e l’ingresso stabile nell’élite del tennis. Per questo l’addio ha colpito non tanto per la forma, quanto per il momento. Alcaraz chiude l’anno da protagonista assoluto, reduce da una stagione ad altissima intensità, ma sceglie comunque di cambiare, di interrompere un equilibrio vincente per cercarne uno nuovo.

Carlos Alcaraz
Nome pazzesco per Alcaraz, in Spagna sicuri: sarà il nuovo coach – sportitalia.it (screen Youtube)

Nelle dichiarazioni ufficiali, lo spagnolo ha parlato di una decisione maturata nel tempo, senza strappi né polemiche: “Juan Carlos è stato fondamentale per la mia carriera e per la mia vita”, ha spiegato, sottolineando però la necessità di “nuovi stimoli” per continuare a migliorare. Parole che raccontano un passaggio di maturità più che una rottura. Alcaraz non rinnega il passato, ma sembra voler affermare con forza la propria autonomia, anche a costo di affrontare un 2026 carico di incognite. Il contrasto con quanto sta accadendo a Jannik Sinner è inevitabile. L’azzurro ha chiuso l’anno con la conferma della continuità del suo team, forte della decisione di proseguire anche nel 2026 con Darren Cahill. Stabilità contro cambiamento, consolidamento contro rivoluzione. E mentre Sinner si prepara a iniziare la nuova stagione nel segno della continuità, per Alcaraz il nuovo anno rischia di aprirsi con un botto persino più rumoroso della chiusura con Ferrero.

Clamoroso Alcaraz, Murray come nuovo coach

Dalla Spagna, infatti, rimbalza una voce che fino a poco tempo fa sarebbe sembrata fantatennis e che ora, invece, prende sempre più corpo. Secondo quanto riportato da Punto de Break, l’idea di separarsi da Ferrero non sarebbe nata all’improvviso. L’anno scorso il team voleva già fare quello che è successo quest’anno: rimuovere Ferrero e assumere un altro allenatore. Volevano Andy Murray – scrive la testata iberica. Un’indiscrezione che cambia la prospettiva e colloca l’addio in una strategia di lungo periodo. Ed è qui che entra in scena Andy Murray. L’ex numero uno del mondo, da poco entrato nella sua seconda vita tennistica dopo il ritiro, viene indicato come il nome caldo per raccogliere l’eredità tecnica lasciata da Ferrero. Non si tratterebbe di una suggestione estemporanea, ma di un’ipotesi già valutata in passato e tornata d’attualità ora che le condizioni sono cambiate.

Andy Murray
Clamoroso Alcaraz, Murray come nuovo coach – Sportitalia.it (screen Youtube)

Murray non è un allenatore tradizionale. Porta con sé un bagaglio unico: l’esperienza di chi ha vissuto per anni all’ombra e contro i colossi del tennis moderno, Federer, Nadal e Djokovic, riuscendo comunque a vincere Slam, Olimpiadi e a chiudere una stagione da numero uno. Proprio con Novak Djokovic ha già avuto un’esperienza da coach, breve ma intensa, che gli ha permesso di confrontarsi subito con la pressione del massimo livello anche dall’altra parte della barricata. Secondo la stampa spagnola, i contatti tra il team di Alcaraz e Murray sarebbero già avviati. Non c’è ancora nulla di ufficiale, ma il murciano starebbe spingendo in prima persona per questa soluzione, affascinato dall’idea di affiancarsi a qualcuno che conosce come pochi la gestione mentale dei grandi palcoscenici. Un allenatore capace di parlare la lingua della pressione, delle aspettative e delle sconfitte pesanti.

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