Europei, cambia tutto: la nuova regola fa felici i tecnici

Gli Europei 2021 si avvicinano e la UEFA è al lavoro sulle modifiche dei regolamenti a causa della pandemia. Le richieste dei tecnici

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Gli Europei 2021 sono alle porte e c’è tanta curiosità sia da parte del pubblico sia degli addetti ai lavori per capire come si svolgerà la kermesse continentale. Dopo il rinvio dello scorso anno dovuto alla pandemia non ci saranno ulteriori cambiamenti ed Euro 2020 prenderà regolarmente il via a giugno.

Il tutto nonostante molte nazioni europee siano ancora alle prese con chiusure e lockdown sparsi. Ma ci sono anche altre preoccupazioni ai vertici dell’Uefa, non solo di tipo organizzativo. I tecnici hanno infatti lanciato l’allarme visto che molti giocatori, tra viaggi e spostamenti, continuano ad essere contagiati e non vogliono ritrovarsi a dover fare scelte obbligate.

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Europei, le richieste di Mancini e Company

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La UEFA ha già ufficializzato il proprio assenso per le 5 sostituzioni durante le partite degli Europei. La regola, già in vigore nei campionati top, sarà estesa anche alla Final Four di Nations League che vedrà coinvolta anche l’Italia e si disputerà nel nostro paese. Ci sarà anche la possibilità di un sesto cambio se si andrà ai supplementari.

Ma i tecnici vogliono di più, ovvero la possibilità di convocare più giocatori per la competizione in arrivo a giugno. L’idea è stata lanciata da Roberto Mancini in conferenza stampa e ha trovato d’accordo anche gli altri allenatori delle selezioni nazionali, come ad esempio Roberto Martinez che ha proposto di avere un giocatore in più per ruolo ed arrivare così a 27 convocati.

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La situazione stadi: il governo italiano rassicura tutti

La Uefa, secondo quanto riportato sulla “Gazzetta dello sport” ci sta riflettendo seriamente, anche perchè il tempo di indire un nuovo esecutivo c’è eccome. Nel frattempo i vertici del calcio europeo sono alle prese con la situazione stadi. Le parole del presidente Ceferin hanno posto un problema: se una città non può accogliere spettatori, non sarà più sede.

Le nazioni sede hanno tempo fino al 7 aprile per comunicare la capienza dei loro stadi, che potrà essere del 20, 30, 50 o 80% ed eventualmente può essere rivista fino a giugno. L’Italia non ha ancora trovato il modo, ma dal governo arrivano rassicurazioni: la partita inaugurale si giocherà all’Olimpico di Roma.

 

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