Stadi aperti in Italia, arriva la svolta: il piano della Lega

Con la decisione del governo tornano gli stadi aperti in Italia: il piano per l’Olimpico e le tappe per il ritorno del pubblico

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Sembra un deja-vu, eppure è la realtà. Un anno dopo l’esplosione della pandemia dovuta al Covid i club di Serie A ed i tifosi di calcio sono ancora costretti a guardare le partite dal divano di casa. Niente stadi aperti, per ora. Ma la situazione potrebbe cambiare già dalle prossime settimane.

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A fare da apripista ci ha pensato la decisione del Governo che, preoccupata di perdere le gare degli Europei 2020 in programma a Roma, ha acconsentito alla riapertura dello stadio della Capitale stabilendo già il protocollo di sicurezza per gli spettatori.

Innanzitutto, a garanzia della pubblica sicurezza tutti coloro che entreranno all’Olimpico dovranno essere vaccinati, oppure avere avuto già il Covid. In ultima istanza, bisognerà effettuare un tampone antigenico col risultato negativo. Successivamente bisognerà inserire i propri dati medici in una piattaforma che collegherà l’utente al biglietto acquistato.

All’interno delle tribune sarà osservato il distanziamento e bisognerà utilizzare le mascherine, mentre è allo studio un sistema che permetterà di scaglionare gli ingressi e di creare dei percorsi da seguire per tutti i tifosi. Saranno utilizzate anche delle termocamere per la misurazione della temperatura corporea direttamente ai tornelli.

Stadi aperti, Dal Pino: “Vogliamo almeno 1000 spettatori”

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Se l’europeo avrà il suo pubblico, la Lega Serie A cerca di spingere per la riapertura degli stadi anche in campionato. Lo ha chiesto il presidente Paolo Dal Pino durante l’ultima assemblea dei club, dichiarando: “Ci aspettiamo che già dalle prossime partite si possa tornare ad ospitare perlomeno 1.000 spettatori, un numero pari a quello col quale abbiamo aperto la stagione e in grado di garantire ampio distanziamento in strutture all’aperto”.

E’ da ottobre infatti che il pubblico ha dovuto abbandonare gli spalti, con conseguenze anche per le casse dei club di calcio. Ma c’è di più: Dal Pino vorrebbe che per metà maggio, ovvero per il finale di campionato, possano essere applicate le stesse regole in vigore per gli Europei. Ovvero, garantire almeno il 25% della capienza degli impianti. Se così fosse potremmo vedere il derby Roma-Lazio o Juventus-Inter con 15-20 mila tifosi.

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