Terremoto Inter, l’annuncio del presidente Zhang crea scompiglio nell’ambiente nerazzurro ancora fresco di conquista dello scudetto
Smaltita in buona parte l’euforia, più che giustificata e legittima, per la conquista dello scudetto numero diciannove della sua storia, l’Inter torna sulla terra con l’obiettivo di programmare la prossima stagione. E le ultime notizie che arrivano dalla proprietà del club nerazzurro rischiano seriamente di raffreddare l’entusiasmo dei tifosi. Il gruppo Suning infatti avrebbe già approntato un piano economico-finanziario che non sembra lasciare spazio ai sogni e alle fantasie. Il presidente nerazzurro Steven Zhang avrebbe imposto all’intero gruppo dirigente di operare un netto e drastico taglio dei costi al fine di garantire la continuità aziendale.
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Come riportato sulle colonne de la Gazzetta dello Sport, nel corso di una riunione tenutasi ieri con 35 dirigenti, il presidente avrebbe sottolineato come il costo del lavoro dell’Inter sia fin troppo elevato. Si parla di una maxi cifra di 270 milioni di euro, una cifra insostenibile soprattutto alla luce della drastica contrazione dei ricavi provocata della pandemia. Steven Zhang avrebbe chiesto a tutti i dirigenti di rinunciare a vari bonus presenti nei contratti; una vera e propria austerity per garantire la continuità del progetto interista.
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Terremoto Inter, a breve l’incontro tra Zhang e Conte: tutto può succedere
In virtù di una strategia improntata quasi esclusivamente al contenimento dei costi, strategia che inevitabilmente avrà ripercussioni anche sul prossimo mercato, non sembra così assurda l’ipotesi che Antonio Conte decida clamorosamente di lasciare l’Inter a giugno. Tutto sarà più chiaro dopo l’incontro tra il presidente Zhang e il tecnico salentino che dovrebbe andare in scena all’inizio della prossima settimana, a ridosso del match contro la Roma. Il presidente ricorderà a Conte che l’estate prossima l’Inter dovrà chiudere il mercato in attivo, in attesa di incassare i 200 milioni di euro in arrivo dal fondo Oaktree, soldi necessari che serviranno a saldare tutti gli stipendi arretrati.
