Cade lo United: Manchester City campione senza vincere

La sconfitta interna dello United agevola la vittoria del Manchester City che chiude i conti: dieci punti di vantaggio e tre sole gare da giocare, la squadra di Guardiola è irraggiungibile

Manchester City
Tifosi del City festeggiano il settimo titolo nazionale nei pressi dello stadio (Getty Images)

É  festa a Manchester, da Spinningfields a Deansgate, feudi del tifo dei Light Blues e poi ad Ancoats e Strangeways dove nel quartiere attaccato al vecchio carcere ci sono i vecchi club più accesi: il Manchester City torna a festeggiare il titolo di campione d’Inghilterra. Il settimo in assoluto, il quinto in nove anni.

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Manchester City campione con tre turni d’anticipo

Era evidente che nulla poteva più togliere il titolo dalla maglia dei Citizens, protagonisti di un cammino trionfale da dicembre in poi. Ma la caduta in casa dello United, battuto dal Leicester (1-2), ha reso tutto più semplice e definitivo. Festa grande intorno al City of Manchester, meta di pellegrinaggio di migliaia di tifosi ma anche nel reticolo di strade intorno ad Albert Square.

La 35esima giornata era girata intorno alla partitissima tra City e Chelsea, le due squadre che si affronteranno anche nella finale di Champions League tra pochi giorni: e il City aveva perso in casa 1-2. Non un dramma, ma certo nemmeno un bel segnale per la corsa al titolo, rimandata, e la finalissima. Ma a rompere gli schemi ci ha pensato lo United che a sua volta è stato battuto in casa dal Leicester: vantaggio esterno di Thomas, pareggio di Greenwood e gol partita di Soyncu che di fatto consegna il titolo al City.

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Manchester City
Festa in città, allo stadio e in Albert Square (Getty Images)

Il trionfo di Guardiola

Per il City è la conferma di un periodo storico straordinario dopo l’avvento dei capitali arabi all’interno del club. Settimo titolo nazionale, il quinto in nove anni, il terzo in quattro. Anche i giocatori del City sono rimasti colpiti, quasi spiazzati, dalla festa improvvisa e inattesa, propiziata dal Leicester.

Al centro della scena, inevitabilmente, Pep Guardiola: otto trofei nazionali da quando è arrivato a Manchester nel 2016. Un trionfo personale e non solo di squadra. Il secondo alloro conquistato in meno di due settimane dopo la vittoria della Carabao Cup, la coppa di lega inglese, in finale contro il Tottenham. La finale di Champions League a questo punto diventa il fiore all’occhiello di una stagione assolutamente straordinaria che potrebbe diventare quasi irripetibile.

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