Alex Zanardi, le ultime parole prima dell’incidente in un video

Alex Zanardi, le ultime parole prima dell’incidente del 19 giugno 2020 sono raccontate in un lungo documentario commovente

“Questo è il giorno più bello della mia vita”. Sono queste le ultime parole di Alex Zanardi prima del terribile incidente che dal19 giugno 2020 lo costringe a stare ricoverato in ospedale. Tutto è raccontato in un documentario, ‘La grande staffetta‘, raccontato ora in anteprima dal ‘Corriere della Sera’.

(Getty Images)

Quasi 90 minuti di montaggio che per descrivere l’avventura della staffetta benefica che lo stesso Alex aveva ideato un anno fa e alla quale stava partecipando prima dell’incidente nel Senese. Arriverà nelle sale cinematografiche dal 28 al 30 giugno prossimi, ed è diretta dai  registi Francesco Mansutti e Vinicio Stefanello per la produzione di Barbara Manni (cognata di Zanardi).

Dopo l’incidente, è stata la moglie Daniela a convincere tutti gli altri a portare comunque a termine la staffetta perché quello avrebbe voluto il campione paralimpico. Un lungo viaggio che attraversava tutta l’Italia, con tappa finale a Santa Maria di Leuca. Il loro è arrivato alla fine e ora tutti fanno il tifo per il capitano.

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Alex Zanardi, le sue condizioni oggi: di recente un nuovo trasferimento e piccoli passai avanti

Ma come sta oggi Alex Zanardi? Da qualche settimana, come ha anticipato ‘Il Giornale di Vicenza’ è stato trasferito da Padova all’ospedale San Bortolo di Vicenza senza essere sedato. Secondo indiscrezioni è anche stato vaccinato contro il Covid-19 e continua la sua lunga fase di riabilitazione in una camera singola circondato solo dallo staff medico e dalla famiglia.

(Getty Images)

Di lui ha parlato un paio di settimane fa il figlio Niccolò, intervistato da ‘La Repubblica: “Papà è cosciente già da un po’ di tempo, ormai da alcuni mesi. Piano piano le sue condizioni stanno migliorando. Sono piccoli passi, ma sappiamo bene che è un percorso lungo, ci vorrà molto tempo. E nessuno sa dirci cosa potrà tornare a fare.

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