Stando a indiscrezioni confermate anche da fonti interne agli ufficio della FIFC, la procura delle Federcalcio sta concludendo una indagine a carico di alcuni arbitri
Una nuova indagine sugli arbitri dei massimi campionati, in particolare della Serie A. La conferma arriva direttamente dalla Federcalcio che ufficializza di averte ricevuto gli atti all’AIA, l’associazione italiana arbitri. Che, dal canto suo, ha immediatamente sospeso tutti i direttori di gara inseriti nell’indagine.
Arbitri sospesi, atto dovuto
La sospensione degli arbitri sui quali la procura federale sta indagando sarebbe un ‘atto dovuto’ secondo l’AIA: arbitri che dunque non verranno designati per le gare in programma questa domenica. Non si parla tuttavia di prestazioni o di direzioni di gara in qualche modo ‘non equilibrate’.
La questione è economica: la procura sta indagando su note spese gonfiate, o comunque irregolari. Da quanto si è appreso i direttori di gara coinvolti nell’inchiesta sarebbero tre. Oltre a quattro assistenti i gara, i cosiddetti guardalinee.
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La nota spese
Gli arbitri italiani, come noto, sono a tutti gli effetti dei dilettanti. Ognuno di loro ha una propria attività professionale e arriva ad arbitrare ai massimi livelli dopo una estenuante gavetta che li porta da squadre giovanili a dilettanti e poi fino a professionisti e Serie A. L’arbitro percepisce per le proprie prestazioni un gettone; vengono pagati anche gli allenamenti, le riunioni tecnici, i corsi di aggiornamento. Ogni direttore di gara poi presenta una nota spese che documenta quanto anticipa per le proprie trasferte: a volte si tratta di tabelle chilometriche ma anche pranzi, cene, mezzi di trasporto.
L’indagine sarebbe iniziata ad aprile quando l’AIA, raccogliendo una ‘indiscrezione interna’ ha avviato un controllo. Resta ora da capire quali arbitri saranno fermi domenica e quali saranno le eventuali conseguenze se le irregolarità amministrative dovessero essere confermate.