Tokyo 2020, che tegola sul nuoto azzurro: Paltrinieri ha la mononucleosi. L’atleta grande favorito sui 1500 stile libero rischia di saltare i giochi
Questa prorpio non ci voleva. A una trentina di giorni dall’inizio delle Olimpiadi di Tokyo, lo sport italiano incassa un colpo micidiale, quasi da ko. Uno dei protagonisti più attesi, l’atleta di punta del nuoto maschile e grande favorito per la conquista della medaglia d’oro sui 1500 stile libero, corre seriamente il rischio di non poter partecipare ai Giochi. Stiamo parlando di Gregorio Paltrinieri, autentico dominatore negli ultimi anni del cosiddetto mezzofondo (800 e 1500 stile libero). Il quasi ventisettenne nuotatore di Carpi, purtroppo, ha contratto la mononucleosi: una malattia non grave ma molto fastidiosa e che a un solo mese dall’inizio della kermesse olimpica somiglia tanto a un più che probabile forfait.
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Ad annunciare la problematica in cui è incappato Paltrinieri è stato il presidente della Federazione Italiana Nuoto, Paolo Barelli attraverso un comunicato pubblicato sul sito ufficiale della Federazione: “Gregorio Paltrinieri è affetto da mononucleosi seppur avverta leggeri sintomi. Conosceremo gli effetti dell’infezione giorno dopo giorno. Siamo chiaramente dispiaciuti perché l’avvicinamento alle Olimpiadi proseguiva perfettamente, ma Paltrinieri è un campione fenomenale e lotterà fino all’ultimo metro per prendersi le medaglie che sogna a Tokyo“. Dichiarazioni che hanno scosso profondamente il nuoto italiano che riponeva, e ripone tuttora, nel campione emiliano le speranze più concrete di conquistare almeno una medaglia importante.
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Tokyo 2020, Paltrinieri potrebbe anche farcela in extremis: resta la perplessità sulle sue condizioni
Il presidente Barelli confida nel recupero di Paltrinieri in tempo per Tokyo: “Gregorio non ha mai rinunciato a nulla e con la sua determinazione si è preso tutto. Sono fiducioso che ci riuscirà anche questa volta. L’attende una delle sfide più difficili della carriera. Come sempre lo sosterremo lungo tutto il suo percorso di avvicinamento alle Olimpiadi“. Non resta che incrociare le dita e sperare.
