Euro 2020: Francia, Deschamps non fa sconti. Ecco cosa ha vietato

Euro 2020: Francia, Deschamps non fa sconti alla sua squadra per arrivare fino in fondo. Ecco cosa ha vietato ai suoi giocatori e allo staff

Cosa non si fa pur di vincere gli Europei, adesso lo sanno anche i francesi. Perché per giocatori professionisti avere la testa solo sul campo dovrebbe essere normale. Ma nelle ultime ore è emerso un dettaglio curioso che dimostra chiaramente i tempi di magra attuali. Anche se in realtà sembra un ritorno al passato.

Ma secondo il quotidiano ‘Le Parisien’, fin da quando è iniziato il ritiro e ancora di più adesso che è cominciata l’eliminazione diretta, la regola di Didier Deschamps è chiara. Neuroni a posto nel cervello e ormoni chiuso in gabbia, almeno fino a quando non finiranno le partite per i campioni del mondo in carica

(Getty Images)

Da più di un mese infatti tutti, giocatori e staff, non possono avere nessun contatto con l’esterno. Lo suggerisce l’attuale situazione sanitaria, con i contagi che certo sono in calo ma non spariti. Ma a qualcuno sembra che Deschamps abbia cavalcato i divieti per renderli ancora più stretti.

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Euro 2020: Francia concentrata solo sul campo, ma per molti giocatori diventa dura

Cosa significa in concreto non per avere contatti con il mondo esterno? Che mogli e compagne, fosse oppure occasionali, non possono varcare le porte degli hotel e dei ritiri che coinvolgono la nazionale francese. Certo, nessuno può impedire loro di stare sulle tribune quando la Francia gioca, ma devono accontentarsi di vedersi da lontano. Vietate anche le classiche giornate di svago per spezzare il ritiro, con il servizio di sicurezza che specialmente di notte  monitora la situazione. Ai tempi dei social, basterebbe una piccola distrazione per far finire la Nazionale nella bufera.

(Getty Images)

Così ai giocatori, come ha confermato una fonte anonima ma beninformata, non rimane che il classico ‘metodo manuale‘ per sfogare eventuali istinti repressi. Lo ha confermato indirettamente anche Antoine Griezmann: “Non possiamo toccare nessuno, neanche i familiari, ma non si può fare altrimenti. È dura per tutti, giocatori e staff, ma va accettato”. In fondo però l’11 luglio, giorno della finale si avvicina.

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