Moto GP, la Yamaha è già nel dopo Vinales: il nome del sostituto è clamoroso

Moto GP, la Yamaha è già nel dopo Vinales: il nome del sostituto è clamoroso. La casa giapponese pensa a un ritorno in grande stile

MotoGP OLanda Vinales
E’ la Yamaha di Maverrick Vinales in Pole Position in Olanda (Getty Images)

La Yamaha è già proiettata nel dopo Vinales. Il comunicato ufficiale diffuso ieri che ha sancito la rescissione anticipata del contratto tra la casa di Iwata il ventiseienne centauro di Figueres appartiene al passato. Da parte dei vertici dell’azienda giapponese è già partita la caccia al pilota che prenderà il posto di Maverick Vinales nella prossima stagione, così come il pilota iberico è alla ricera di un nuovo contratto. In tal senso, nonostante le indiscrezioni circolate ieri su un possibile futuro nel team Ducati VR46 o un ritorno in Suzuki al posto del deludente Alex Rins, ad oggi l’unica vera opzione presa in considerazione da Vinales è l’Aprilia. In caso però di mancato accordo tra le parti, lo spagnolo non escluderebbe l’ipotesi di rimanere un anno fermo.

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Chi sta per l’appunto osservando un periodo di stop è Andrea Dovizioso. Dopo otto anni trascorsi alla Ducati e due titoli mondiali mancati di un soffio, il trentacinquenne pilota di Forlimpopoli si tiene in forma svolgendo dei test proprio con l’Aprilia preparandosi ad un ritorno in grande stile. E stando alle indiscrezioni diffuse dal quotidiano sportivo spagnolo AS, Dovizioso sarebbe in pole position per diventare il pilota di punta del team Yamaha Petronas per la prossima stagione con la casa di Iwata  pronta a mettergli a disposizione una M1 ufficiale.

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Andrea Dovizioso (Getty Images)

Moto GP, Yamaha punta su Dovizioso per far crescere i piloti più giovani

La Yamaha avrebbe deciso di puntare su un pilota esperto come Dovizioso per accelerare il processo di crescita di un pilota talentuoso ma ancora giovane e inesperto come Jake Dixon. Il venticinquenne centauro inglese, già membro del team Petronas e impegnato in Moto2, è spinto in MotoGP dal fatto che non ci siano più piloti britannici sulla griglia di partenza.

 

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