NBA Finale, i Bucks rialzano la testa e conquistano gara #3

Grazie a un Giannis a tratti incontenibile i Milwaukee Bucks conquistano la terza sfida della finale per il titolo NBA, riducono le distanze sul 2-1 e allungano la serie

Finale NBA, Bucks
Giannis Antetokounmpo, grande protagonista della vittoria dei Milwaukee Bucks (Getty Images)

Da una parte i Milwaukee Bucks, forti di un impianto- il Fiserv Forum – difficile da espugnare per chiunque. Dall’altra i Phoenix Suns, notevolmente al di sotto degli standard delle prime due giornate giocate in casa tra errori e qualche fallo di troppo.

NBA Finale, vincono i Bucks

Proprio i falli sono stati una delle chiavi di lettura della partita, con tanto di strascico polemico negli spogliatoi che vede Monty Williams, il tecnico dei Suns, lamentarsi in modo indiretto ma estremamente duro anche della direzione di gara da parte degli arbitri. L’altro elemento chiave del match è stata senza dubbio la prestazione gigantesca di Giannis Antetokounmpo, assolutamente incontenibile.

Il fuoriclasse di origine greca era rimasto ai margini in gara 1 a causa di una elongazione del ginocchio destro. Rientrato in gara #2 con una prestazione dignitosa, Giannis ha alzato notevolmente il livello firmando 41 punti con una prestazione da incorniciare.

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Finale NBA, Bucks
Giannis Antetokounmpo con il tecnico di Milwaukee Mike Budenholzer (Getty Images)

Milwaukee Bucks-Phoenix Suns 1-2

Con Giannis Antetokounmpo si è visto anche un Jrue Holiday, decisamente in ombra nelle prime due partite di Phoenix, completamente rigenerato. Giannis, oltre ai 41 punti, ha firmato 13 rimbalzi, e un ritmo di tiro perfetto dall’area verniciata, oltre a sei assist: una sola palla persa. Una gara quasi perfetta. Con Holiday ma anche Middleton finalmente di nuovo coinvolti nel gioco, tutto diventa più semplice mentre Phoenix si innervosisce e finisce per complicarsi la vita.

In programma gara #4: Milwaukee punta a rimettere in equilibrio la serie con Giannis che potrebbe seguire le stesse statistiche di Shaq e Jordan con prestazioni da doppia doppia e non meno di 40 punti.

I Suns accusano la prestazione incolore di Booker, mai in partita e i troppi falli di Ayton che hanno finito per condizionare l’ultimo quarto. Anche Chris Paul, 19 anni, ha inciso molto meno del solito, soprattutto in considerazione di una prova di squadra globalmente deludente.

Gara #4 è in programma nella notte tra mercoledì e giovedì – ancora a Milwaukee – alle 3.00 ora italiana.

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