Vittoria in tre set per Jannik Sinner che batte il francese Bonzi e accede agli ottavi di finale del Masters 1000 di Indian Wells, niente da fare per Jasmine Paolini
C’è già una bandierina italiana negli ottavi di finale di Indian Wells, in attesa del match di Matteo Berrettini in programma questa sera dopo le 19 ora italiana contro il sudafricano Harris. 
É quella di Jannik Sinner che passa non senza difficoltà l’ostacolo del terzo turno, il francese Benjamin Bonzi, numero #64 del ranking ATP.
Indian Wells, la vittoria di Sinner
É il solito Sinner, combattivo e intraprendente a conquistare l’accesso a un match che può dire molto del suo futuro a Indian Wells. Primo set al tie-break, sicuramente molto faticoso, che Sinner porta a casa grazie a una maggiore lucidità nei momenti decisivi del set grazie a un servizio davvero molto efficace e che gli porta in dote due ace nel momento fondamentale.
Sinner paga lo sforzo, più da un punto di vista emotivo che fisico nel secondo set. Ma la sua efficacia si ripresenta nel set decisivo quando, dopo due ore e mezza di gioco, è lui a inanellare tutti i punti decisivi conquistando quasi subito il break che risulterà poi decisivo. Un match che si poteva chiudere anche prima, ma le concessioni di Sinner si chiudono nel decimo game della terza partita: 7-6, 3-6, 6-4. A Sinner tocca ora un cliente oltre moto scomodo, Nick Kyrgios, protagonista di un match intensissimo, 6-4 6-4, sul norvegese Casper Ruud.
Il tabellone maschile
Non mancano le sorprese nel tabellone maschile. Ma quella più grande è l’eliminazione della testa di serie numero 1, il russo Medvedev, eliminato in due tre set dal veterano francese Gael Monfils. Fuori anche Tsitsipas battuto clamorosamente in tre set dall’americano Brooksby. Passaggio agli ottavi senza troppe angosce per Rafa Nadal, 7-5 6-3 su Evans. Nel prossimo turno gli abbinamenti già completi sono Monfils-Alcaraz, Norrie-Brooksby e Nadal-Opelka. 
Niente da fare anche per Jasmine Paolini, ultima azzurra ancora in corsa, battuta 6-5 1-6, 7-6 dalla svizzera Golubic: una gara molto generosa, in un match tiratissimo da un punto di vista fisico con scambi a tratti interminabili. Golubic la spunta per pochi dettagli favorevoli con Paolini incapace di capitalizzare un secondo set dominato in modo assoluto.
