Ayrton Senna, 28 anni fa la tragedia: l’omaggio della Ferrari è da brividi

Ayrton Senna, 28 anni fa la tragedia: l’omaggio della Ferrari è da brividi. La memoria dell’incidente a Imola è ancora viva in tutti

Tutte le volte che la Formula 1 torna a Imola, come è successo una settimana fa, ma in fondo tutti i giorni. Perché il ricordo di Ayrton Senna è sempre vivo in quelli che lo hanno visto in pista, seguito in tv ma anche per chi oggi lo fa rivivere nei ricordi.

La Williams di Ayrton Senna dopo l’incidente a Imola (ANSA)

Ogni 1° maggio, giorno di quella gara maledetta, scatta il momento del ricordo e della celebrazione. E oggi quella che la Ferrari via social dedica ad uno dei suoi più grandi avversari è da brividi. “Uno dei nostri più grandi avversari, che abbiamo profondamente ammirato. Oggi ricordiamo Ayrton Senna a 28 anni da quel 1 maggio 1994 a Imola”, scrive la scuderia di Maranello.

Perché il pilota brasiliano, tre titoli mondiali vinti e altrettanti sfiorati, è rimasti un mito anche per i piloti di oggi. Come Charles Leclerc che ricorda così anche il papà prematuramente scomparso: “Mio padre era un grande tifoso di Ayrton Senna e crescendo è diventato il mio mito”. Ma anche Carlos Sainz omaggia il brasiliano: “Credo che ogni sportivo riconosca quanto fosse speciale Ayrton”.

Ayrton Senna, 28 anni fa la tragedia: stava per passare alla Ferrari

Sono passati 28 anni, non il ricordo. Alle 14.17, la Williams Renault di Ayrton Senna si schiantò alla Curva del Tamburello durante il settimo giro del GP di San Marino. Come è stato accertato anni dopo alla fine dei processi, colpa del piantone dello sterzo che non gli consentì di curvare come avrebbe dovuto provocando un impatto frontale violento contro il muretto.

Nemmeno cinque ore dopo, nonostante i soccorsi tempestivi, il cuore del campione aveva smesso di battere. E oggi nella stessa curva all’interno dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola c’è una statua (inaugurata otto anni fa) che ricorda a tutti il campione, meta di pellegrinaggio di tutti i tifosi.

Il monunento ad Ayrton Senna a Imola (ANSA)

Quello che non tutti ricordano è il finale della gara, vinta da un giovane Michael Schumacher con la Benetton davanti a Nicola Larini che sulla ferrai sostituiva Jean Alesi. E quello che abbiano scoperto anni dopo è la svolta che poteva succedere. Perché Senna aveva già un accordo di massima con la Ferrari per la stagione successiva, perché per quella erano ancora confermati Berger e Alesi. Non è andata così e sappiamo perché, mentre due anni dopo cominciò l’era di Michael Schumacher.

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