Autovelox, arrivano le prime sentenze: gli automobilisti sorridono

Autovelox, arrivano le prime sentenze: gli automobilisti sorridono. Prosegue la battaglia legale di molti cittadini contro le multe stabilite in base al superamento del limite di velocità

Prosegue la lunga e sfibrante battaglia legale che migliaia di cittadini, riuniti in associazioni, stanno combattendo ormai da anni contro il sistema di controllo della velocità sulle strade a scorrimento veloce, il cosiddetto autovelox.

Autovelox
Autovelox (Ansa)

Ad aver fatto insorgere un numero spropositato di automobilisti, vessati da multe e contravvenzioni prese per aver superato determinati limiti di velocità e puntualmente recapitate per posta, è il sistema ‘truffaldino’ attraverso il quale le infrazioni di questo tipo sono state segnalate.

Capita infatti, spesso e volentieri, che gli autovelox siano posizionati in modo tale che gli automobilisti non siano in grado di vederlo per tempo e che non abbiano la possibilità di rallentare per evitare la segnalazione.

In base a quello che molti legali hanno individuato come un vero e proprio vulnus, comitati e associazioni di cittadini hanno inondato i tribunali amministrativi regionali di ricorsi contro le multe arrivate a pioggia per eccesso di velocità.

Autovelox, una sentenza dà ragione ai cittadini

Autovelox
Autovelox (Ansa)

E proprio una sentenza di qualche settimana fa ha dato ragione agli automobilisti, ridisegnando di fatto l’intero sistema normativo di controllo della velocità sulle strade. La multa con l’autovelox va annullata se la postazione non è ben visibile.

E’ quanto ha stabilito la recente sentenza numero 210/2022 secondo cui “la postazione dell’apparecchio di rilevamento della velocità, sia fissa che mobile, deve essere visibile, oltre che segnalata prima, altrimenti la relativa multa va annullata

La vicenda in particolare ha origine da un verbale elevato ai danni di un automobilista, assistito dall’avvocato Roberto Iacovacci, che con il suo veicolo aveva superato i limiti di velocità consentiti sulla strada ove era posizionato l’apparecchio di rilevamento della velocità.

La sentenza emssa in questo caso dal giudice di pace spiega nei dettagli il motivo per cui la multa in questione sia stata annullata: “Il conducente del mezzo esperiva ricorso contro la multa, sostenendo che la posizione dell’autovelox non risultava ben visibile. In particolare, l’apparecchio risultava posizionato sopra un palo, posto a una distanza di oltre due metri al di fuori della carreggiata“.

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