“Pensavo di essere su Scherzi a parte”: Matteo Berrettini ancora non ci crede

“Pensavo di essere su Scherzi a parte”: Matteo Berrettini ancora non ci crede. Il campione romano è guarito e pronto a ripartire

Doveva decisamente andare in modo diverso, anche se alla fine il torneo di Wimbledon ha incoronato di nuovo Nole Djokovic come suo re. Ma tabellone alla mano, dall’altra parte come un anno fa poteva trovare di nuovo Matteo Berrettini che invece non è nemmeno sceso in campo causa Covid.

Matteo Berrettini (ANSA)

Come è andata lo sappiamo tutto, ma come sta lui adesso è lo stesso Matteo a raccontarlo. Un incontro via zoom con la stampa, raccontato da ‘La Gazzetta dello Sport’ e non solo. la notizia della positività è arrivata come una mazzata: “Pensavo di essere su Scherzi a parte, non ci volevo credere. Oppure che ci fosse qualcuno che mi stava maledicendo”.

E racconta che soprattutto nei primi giorni, confinato in albergo, non aveva nemmeno voglia di guardare le partite anche se ovviamente via social e con il cellulare sapeva tutto. Fino all’ultimo ha sperato di negativizzarsi prima di giocare con Garin, non è successo e lo ha accettato.

Arrivava da due settimane splendide, tra Stoccarda e il Queen’s, ma in fondo questa è la storia della sua carriera: “Il fatto che io sia tutto o niente è un po’ il riassunto della mia vita tennistica, anche fuori dal campo. Cerco di vivere ogni cosa e ogni emozione al 100% altrimenti non ne vale la pena. Spingo il mio corpo e la mia mente al limite, forse è per questo che ho anche questi problemi fisici”.

Matteo Berrettini ancora non ci crede: l’obiettivo per il finale di stagione è uno solo

Il suo obiettivo in questa seconda parte della stagione è quello di staccare il biglietto in vista delle Nitto ATP Finals di Torino con cui ha un conto in sospeso: “L’anno scorso c’era un’atmosfera era speciale, poi c’era il fatto di averlo meritato. Con Zverev stavo perdendo nel primo set ma mi stavo divertendo. Qui a Wimbledon mi sentivo bene in allenamento, anche quando ho giocato con Rafa. C’erano grandi aspettative. Torino però forse è stata ancora più grossa come delusione”.

Intanto però ci saranno i due Masters 1000: a Montreal non ha mai giocato e a Cincinnati non ha mai ottenuto grandi risultati. Ma ci arriva con una grande carica emotiva la prospettiva di tornare a Torino gli darà ancora più forza per affrontare gli avversari.

Matteo Berrettini (ANSA)

Intanto riparte dalla terra di Gstaad, il torneo che ha vinto 4 anni fa: “Ero qui senza allenatore, allora e non mi aspettavo di giocare così bene, di vincere singolo e doppio. Il posto è lo stesso ma io sono una persona diversa. Non dico migliore o peggiore, ma matura”.

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