“Voglio andare fino in fondo”: Jannik Sinner ha grandi progetti per il futuro

“Voglio andare fino in fondo”: Jannik Sinner ha grandi progetti per il futuro. Il numero uno azzurro non ha più paura di nulla

L’ATP 250 di Umago è solo una fase di passaggio, perché il futuro di Jannik Sinner, così come di tutti gli altri big del circuito mondiale sarà sul cemento nordamericano. Intanto però il numero 1 azzurro gioca sulla terra della Croazia e ha grandi progetti per il futuro.

Jannik Sinner (ANSA)

Ora che con l’arrivo di Darren Cahill il suo team di allenatori è completo, Sinner he molto chiaro in testa quello che vuole fare e lo ha raccontato in conferenza stampa. “Voglio andare oltre lo scoglio dei quarti in uno Slam, voglio andare fino in fondo. Fino ad ora la stagione è stata buona, avrebbe potuto essere molto migliore senza i problemi fisici, arrivati mentre stavo giocando bene”.

Con Simone Vagnozzi l’accordo è completo anche se il suo nuovo tecnico è interista mentre lui tifa Milan. Ma adesso c’è anche l’australiano Cahill che è una garanzia di qualità. “La persona più buona che conosca, sempre disponibile, fa gruppo. A Wimbledon ha fatto il barbecue con noi e ci ha salvato la cena. Sa trovare la parola giusta nel momento opportuno e un giocatore questo lo percepisce”.

Jannik Sinner ha grandi progetti per il futuro. la sconfitta con Djokovic non ha lasciato il segno

A Wimbledon è stato sufficiente per battere Carlos Alcaraz, al termine di una partita bellissima. Ma non per superare anche Nole Djokovic, nonostante Sinner fosse avanti di due set. Oggi confessa che ci ripensa e non potrebbe essere altrimenti, ma ha trovato anche lati positivi da quella sconfitta.

Jannik è convinto di aver perso solo perché il suo avversario è entrato in un’altra dimensione, ha alzato talmente il livello del suo gioco che quel giorno gli è stato impossibile opporsi. La dimostrazione è arrivata nel quinto set, giocato praticamente in maniera perfetta e questo gli tornerà come insegnamento in futuro.

Jannik Sinner
Jannik Sinner (ANSA)

Anche dalle sconfitte si impara e lui sente di essere al punto giusto per la maturazione definitiva. “Se c’è qualche problema si risolve assieme. Ci può essere una bella giornata o una brutta come quella del match con Nole. Tutte devono essere affrontate nel modo giusto per tornare in campo dando il 100%”.

Impostazioni privacy