ESCLUSIVA SI Il leggendario Owairan: “CR7 secondo solo a Maradona”

Che sia in Champions League o nella Saudi Pro League, l'obiettivo di un campione come Cristiano Ronaldo rimane quello di vincere trofei. Oggi alle 18:30 il suo Al-Nasr affronterà la seconda in classifica Al-Ittihad, avendo così la possibilità di allungare in vetta: in Italia sarà possibile assistere live al match in esclusiva su SPORTITALIA (canale 60 del digitale terrestre).

Ai microfoni della nostra redazione è intervenuto uno dei calciatori maggiormente riconosciuti del calcio saudita: stiamo parlando di Saed Owairan, reso celebre principalmente dal fatto di aver partecipato a due edizioni della Coppa del Mondo con la sua Nazionale, fra cui quella di Usa '94, quando mise a segno un gol "maradoniano" contro il Belgio. Owairan ha esaltato la presenza di CR7 nel suo Paese, per gli effetti benefici che avrà a suo dire su più livelli. 

Cosa sta portando Cristiano Ronaldo al campionato saudita?

"Penso che Ronaldo porti con sé molto di più di quello che fa in campo. Lui è un modello, per tutti i grandi calciatori del mondo. E ti parlo di oggi, non del passato. Grazie a lui, poi, il campionato arabo ha ottenuto più visibilità, ma ha portato qui la sua cultura del lavoro ed il suo modo di vivere la sua professione".

Non solo un contratto di fine carriera, dunque.

"Assolutamente, nella mia opinione è il più grande calciatore che sia esistito dopo Maradona. E' un calciatore completo, perché è perfetto in tutte le qualità richieste ad un grande calciatore".

Crede che con lui come "testimonial", il campionato saudita possa crescere molto?

"CR7 è solo un altro passo, ma il campionato arabo può crescere ancora di più, sì. Ad una condizione: dobbiamo essere uniti, fra tutti i paesi arabi e lavorare insieme, senza creare divisioni interne. Se tutti lavoreranno alla crescita dell'interesse verso il nostro calcio, allora ne trarremo insieme beneficio".

Ci racconta come ha vissuto l'emozione del Mondiale ad Usa '94?

"Sono sempre stato orgoglioso di aver potuto rappresentare l'Arabia Saudita giocando per la nostra Nazionale, ma lo sono stato ancora di più per aver partecipato da protagonista a due Mondiali. E' la competizione più importante di tutte, quella che tutti sognano e la mia vita cambiò dopo l'edizione ad Usa '94".

E dopo un gol che passò alla storia.

"Sì, come ti dicevo la mia vita non fu più la stessa. Il fatto che venne eletto come miglior gol di quella edizione poi, fu un'emozione indimenticabile. Ancora oggi se lo ricorda molta gente e questo mi riempie di gioia".

Dopo quell'edizione iridata, è stato contattato da qualche club italiano?

"Dall'Italia no. Ricevetti molte offerte da Spagna, Portogallo e Brasile, soprattutto. Alla fine non se ne fece nulla perché non ottenni il permesso di lasciare il mio Paese in quel periodo. Così continuai dove ero all'Al-Shabab".

In Qatar, pochi mesi fa, l'Arabia Saudita stupiva tutti battendo l'Argentina all'esordio. Poi che è successo?

"Dopo la vittoria contro l'Argentina ho davvero pensato che ce l'avremmo potuta fare ad andare agli ottavi. Purtroppo non è successo, non me lo aspettavo. Il fatto è che sono arrivati troppi complimenti e festeggiamenti dopo la prima partita, il che ha avuto un effetto negativo, a mio parere, sulla squadra. Un grande peccato: da primi in classifica ad ultimi in due match".

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