Il Milan sogna ad occhi aperti, è tra le migliori 8 d’Europa

Pioli esulta, sorride e sogna ad occhi aperti, il Milan torna ai quarti di finale di Champions League undici anni dopo l’ultima volta. Sotto la pioggia incessante di Londra i rossoneri festeggiano il passaggio tra le migliori otto squadre d’Europa, è bastato un pari nel secondo round del doppio confronto contro il Tottenham per far fuori la squadra di Antonio Conte.

Uno 0-0 che vale il pass per i quarti di finale

Poche, pochissime emozioni nei 90’, una sfida terminata a reti bianche che certamente non ha soddisfatto gli amanti del calcio spettacolo. Ma ai rossoneri lo 0-0 finale al Tottenham Hotspur Stadium è bastato per staccare il pass che attendevano da undici anni. Una prova attenta che ha messo in luce una squadra matura e meritevole di palcoscenici importanti. I diavoli non fanno mai scendere l’asticella dell’attenzione e Maignan spegne ogni speranza degli inglesi, compresa l’ultima occasione al 92’. È un Milan lucido e determinato che non ha nulla a che vedere con la squadra a cui si attribuiva una crisi nera appena un mese fa.

Dalla crisi al sogno Champions, Pioli e la rinascita del Milan

A chi va il merito per questa repentina rinascita? Ancora una volta il nome è uno, Stefano Pioli lo stesso che ha riportato il Milan in Champions dopo 7 anni adesso guida i suoi ai quarti. Il tecnico rossonero in un primo momento individuato da molti come la causa del momento no della squadra, ha lasciato voce al campo e adesso è tornato il sereno. Ha cambiato volto al suo Milan stravolgendo tutto, modulo, giocatori e soprattutto mentalità. Adesso sorride e come detto, sogna in grande: “Vincere la Champions? Sognare è bello e aiuta a lavorare meglio – dichiara accennando un sorriso soddisfatto Pioli nel post partita-. Il Milan deve fare un passo alla volta, era importante superare il girone, era importante superare gli ottavi, è chiaro che ora restano grandi squadre come lo è il Tottenham ma ce la giochiamo, ora ci rituffiamo in campionato per entrare tra le prime quattro”. Poi spiega i retroscena che hanno portato al cambio modulo: “Ho deciso di cambiare dopo il Sassuolo perché sembrava che del vecchio sistema funzionasse poco soprattutto nella fase difensiva -poi continua- quello che è cambiato veramente è l’atteggiamento e poi credo che abbiamo tre difensori centrali che sono anche portati per giocare così e quindi abbiamo cambiato. Non abbiamo modificato i concetti perché vogliamo sempre essere aggressivi e dominare ma certe posizioni nuove ci hanno dato più solidità”.

Conte amareggiato, Tottenham penalizzato dalle assenze

Se da una parte l’Italia festeggia dall’altra un italiano accusa il colpo. Antonio Conte amareggiato fa il punto nel post partita, decisive a suo dire le troppe defezioni: “La differenza è stata nella gara di andata. Sia a loro che a noi mancavano giocatori importanti, adesso il Milan ha potuto giocare al completo a differenza nostra. Ha recuperato Maignan che ha trovato sempre le giuste soluzioni. Non ho nulla da rimproverare ai miei giocatori, l’impegno c’è stato dall’inizio alla fine”. Sul futuro il tecnico degli Spurs ci ride su: Ho il contratto in scadenza, a fine stagione vediamo. Possono anche mandarmi via prima (ride, ndr)”.

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